Botta & Corsivo : Martedì 20 giugno, in prima pagina. “Renzi voleva Gentiloni fragile”.
Bravo bene 7 più … e infatti di più fragile di così c’è solo la difesa dell’Inter.
Botta & Corsivo: Centro Italia “Le Macerie Dimenticate. Solo in 32 edifici danneggiati dal terremoto sono iniziati i lavori per la ricostruzione”
E’ il Belpaese, baby, se passi dalle parti del Belice vedi ancora un fracco di gente nelle ormai cinquantennali – manca solo un anno – baracche provvisorie.
Botta & Corsivo: A Crotone “Tagliare la gola agli infedeli… arrestato un rifugiato”
E vabbè, tengo alla salute, il Corano ce l’ho già e da oggi mi converto.
Botta & Corsivo: Sempre sul “Corriere” apprendo (saranno kazzate ma la moda è come l’occhio eppertanto vuole la sua parte) che “Il blu diventa ‘oceano’ e i revers più grandi. L’abito classico cambia” (e a ‘sto punto non mi resta che commentare: “Ma non mi dica!”). Dopodiché, come disse in meneghino, agli austriaci, il milanès Amatore Sciesa, “Tiremm Innanz” (invocazione che – filologicamente parlando – non ha niente a che vedere col partenopeo “Tirare a Campare”, che invece designa altra filosofia di vita…).
Botta & Corsivo: Parliamo finalmente di Turismo (oltretutto relativamente a una vicenda che mi vide coinvolto, talché potrei financo precisare che scrivo “per fatto personale”). A pag 8 (nell’edizione lombarda) del già citato “Corrierone” (così era familiarmente chiamato il quotidiano, ere fa, dai milanès doc) non ti trovo, titolata “In Viaggio”, una intera pagina dedicata, non tanto, ai viaggi, quanto, alla loro vendita (per la precisione in Cina, 3490 euro a cranio – a Cracovia, 1390 – e nelle Marche, 1190, un filino, anzi assai, carucci, ma il problema non è questo)? Da cui si evince che il quotidiano milanese s’è messo a fare il tour operator o l’agente di viaggi oppure, soltanto, i viaggi li vende…
O tempora, o mores, anzi, robb de matt. Anche i giornali quotidiani diventano grandicelli, e fu pertanto così che da Guardia Rossa Defensor dei più sfigati il Corrierone è diventato il facente viaggiare i Sciùr. Ed ecco apparire lo scrivente con il suo bel “fatto personale”… Accadde che (tanti) anni fa (ma non tantissimi) la Rizzoli (nel senso di “I” Rizzoli, a quel tempo padrùn del Corrierone) pensò bene di comprare un tour operator (che poi ero io…) affinché non solo facesse lui i biglietti aerei aziendali bensì, per di più organizzasse Viaggi & Turismo, e i viaggi li vendesse pure, ça va sans dire attraverso i giornali (oltretutto quel Tour Operator, io, aveva “inventato” i Viaggi & Sport, e datosi che la Rizzoli aveva pure la “Gazzetta dello Sport”, oplà, che Giulebbe, nel senso di danèe)… Tutto ok? Ma mi faccia il piacerebbe, Tutto ok una beata fava. Nel senso che, di tkts aerei dei giornalisti, manco parlarne (si servivano dove pareva e ‘interessava’ a loro, dopodiché siamo gente di mondo e sappiamo tutti cosa vuol dire “fare la cresta”, così come sappiamo tutti benissimo che se il padrone ti impone qualcuno costui diventa subito un koglione…). Se invece si parla(va) di organizzare viaggi e venderli (proprio quello che fa adesso il Corrierone non più Rizzoluto) apriti cielo!!! In un’epoca economicamente baciata da dio, in cui i danèe giravano alla grande, cosa non ti fanno le Guardie Rosse in salsa chic, alla testa delle testate dell’Angiolone (Rizzoli, e c’era pure il fratello Alberto, lui, però un filino più, diciamo, pratico….)? Ti proclamano (Lìder Maximo dei difensori del proletariato antiviaggiatorio, il “Palumbe” della Gazzetta dello Sport) che No! e poi No! mai sarebbe accaduto che il loro giornale avrebbe insultato la miseria vendendo piaceri viaggerecci che solo qualcuno dei Rothschild “si sarebbe potuto permettere” (alla fine della fiera si trattava solo di andare a vedere qualche GP di F1 dal venerdì al lunedì…). E fu così che il qui scrivente (non senza aver capito cosa voleva dire essere “manager”, e beninteso vendendo i viaggi sportivi della Rizzoli tramite Tuttosport del suo amico Ormezzano…) pensò bene di ricomprarsi la bottega oltre a continuare a scrivere di vicende turistiche, ma non, ça va sans dire, per i giornali Rizzoli “non si doveva fare la rèclame e tanto meno vendere cose (i viaggi, già detto) che c’era chi non poteva permettersele…” (NB Adesso, invece, a permettersi i viaggi del Corrierone, sai quanti ricconi abbondano?…). Ma Tiremm Innanz.
Botta & Corsivo: Sempre a proposito di Viaggi & Turismo (vabbè, stavolta ad altrui spese) taca banda… Mercoledì 21 giugno. Clamoroso al Cibali!!!! I giudici hanno cuccato (beninteso, primo round, giudizio finale giusta la giustizia italica tra una ventina d’anni) FV al secolo il Formicone Viaggiante più noto come Roberto Formigoni alias ex Presi Lombardo. Sembra infatti che, invece delle mazzette, FV preferisse (tanti) bei viaggioni (vabbè gnokka poca, ma nessuno è perfetto) in hotels très chic (te pareva, solo che c’è dentro la Costa Smeralda, che col Briatore posto chic ormai non è più…) nonché deluxe resorts tipo quelli dei Caraibi (da 7 stelle in su, non quelli di 11 perché non ci sono), il tutto con quel tipo di accommodation che gli Yankees chiamano AP American Plan. Un Turismo très smart e très strano. Nel senso che quando il Formicone faceva il “check out” e se ne andava senza fare un plissè, manco un cashier che gli chiedesse se per caso aveva un voucher a mo’ di pagamento. Glielo stanno chiedendo adesso quei cattivacci dei giudici… Mah.