Siamo giunti alla fine del nostro viaggio in Islanda. Mi ritrovo seduta nella hall dell’albergo ad aspettare le 4 per andare all’aeroporto dove imbarcarmi per Monaco. Non ci sarà notte per me perché ormai mi sono abituata alla luce, tanto da non sapere più gestire i bioritmi e gli intervalli sonno-veglia. Almeno avrò tempo per ripensare a tutto ciò che ho visto e vissuto e provare, magari, a scrivere un finale, se mai ce ne potrà essere uno per un viaggio così. Forse il finale migliore sarà una prossima partenza. Non mi disturba nemmeno l’orda di cavallette nipponiche che hanno appena invaso l’atrio come uno sciame rumoroso: in Islanda si impara l’indifferenza sana dell’assenza di giudizio verso ogni cosa. É incredibile quanto si possa essere liberamente se stessi senza dover per forza scendere a patti con le apparenze.
Islanda bella e unica in ogni stagione
Ognuno si esprime a modo suo, come può e con quel che può. Ogni cosa concorre a connotare il proprio spazio, una volta vinta la lotta contro il freddo e la natura. Gran parte delle energie la si spreca per contrastare il buio e il vento invernale: quello che resta non va sprecato in futilità modaiole e vanità, ma investito in personale ricerca di consolazione.
Mi chiedo cos’altro renda l’Islanda così sconvolgentemente bella. Quello che vien detto “muschio d’Islanda”, in realtà è un lichene, simbiosi felice di un’alga e di un fungo. In Botanica risulta essere una relazione ecologicamente perfetta in cui l’una fornisce il substrato all’altro, il quale, a sua volta, provvede a fornire i nutrienti: l’Islanda è coperta d’amore! Potrebbe essere questa la ragione? Anche i suoi fiori concorrono a renderla ancora più attraente, concentrando tutto il loro ardore in una fioritura incredibile. Primule, papaveri, tageste, gigli, garofani, margherite, peonie. Formano aiuole coloratissime e spiccano dai giardini in corolle dalle dimensioni doppie rispetto alle nostre. Pare incredibile: sembra davvero che siano consapevoli di avere poco tempo per poter dare il meglio di loro prima della lunga notte artica.
Abitanti e natura uno stupore continuo
La bellezza islandese è negli occhi degli abitanti, blu come il loro mare, in cui ancora riesci a scorgere qualche gene antico che li rende fulvi e robusti come vichinghi, barbuti e possenti, con un’andatura da guerrieri. Se li osservo nei loro movimenti mi pare ancora di scorgergli in mano asce e scudi.
La bellezza d’Islanda è che non smette di stupire: appena travolta da un paesaggio bucolico vieni investito dall’energia di una delle sue numerose cascate, per asciugarti al caldo dei suoi vulcani mentre aspetti paziente lo sbuffo di un geyser. Non fai in tempo a riprenderti dall’incontro con una balena, che già ti trovi ad aver la bocca piena di ghiaccio millenario staccato da un Iceberg che l’ha formato e tenuto al freddo per te, perché tu possa assaggiarlo qui, in questo tempo e in questo luogo, millenni e millenni dopo.
Islanda, un mondo a parte
Ti giri per seguire le anse di un fiume che dipinge scorci impressionisti giocando con le tonalità di verde e intuisci che non c’è confine tra noi e l’Assoluto. La semplicità perfetta di questa terra è un esempio di potenza e perfezione. Non so spiegare le formazioni geologiche che ho visto nemmeno alla luce di studi scientifici: bolle e castelli di roccia, colline sferiche che sembrano fatte ad arte, fiordi frastagliati che si addolciscono degradando fino al mare.
Il mare, che lambisce queste coste e porta con il suo canto la sola melodia che io sia riuscita a intuire! Anche i gabbiani e le sterne, così combattive ed aggressive in questo periodo di nidificazione, attaccano e stridono in islandese, ed io non le capisco. Ma il mare parla una lingua inconfondibile. Ho visto spiagge nere e luminose. Oceano e monti in sintonia a formare un sogno. E questo sogno, così infinito come il sole che non tramonta, proietta l’anima oltre la realtà e con il cuore aperto ti riesce ad invadere quello stupore che credevi perso. Ti senti libero. E per questo non ci potrà mai essere un finale. (4-Fine)
Info: it.visiticeland.com/
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