Correva l’anno 1848. Memorabile per diverse ragioni. A cominciare dai moti rivoluzionari di prodi giovani italiani ai danni degli Austriaci. Per il famoso “quadrilatero”, sistema difensivo fortificato dall’Austria comprendente Mantova, Legnago, Verona e Peschiera del Garda. E soprattutto per la carica dello squadrone dei carabinieri a cavallo che, a Pastrengo, portarono in salvo l’allora re piemontese Carlo Alberto di Savoia. Puntualmente ogni anno, Pastrengo ricorda la fatidica data del 30 aprile 1848 attraverso la commemorazione dello storico avvenimento.
Quest’anno ricorre il 171° anniversario di un giorno che segnò le sorti dei territori gardesani, a quel tempo sotto il dominio austriaco. Tuttavia, circolavano già venti d’insurrezione ormai da alcuni anni al punto che il re piemontese Carlo Alberto di Savoia, lasciò Torino e, animato da uno spirito patriottico, il 23 Marzo 1848 mosse il suo esercito alla conquista del Lombardo-Veneto in mano agli Austriaci.
Le cinque giornate di Milano
Le cinque giornate di Milano – dal 18 al 22 marzo 1848 – avevano aperto la strada verso una possibile vittoria del re sabaudo. L’esercito si era appostato verso Peschiera del Garda ed aveva oltrepassato il fiume Mincio. Dopo aver riportato una clamorosa vittoria a Goito, l’obiettivo successivo del re era Pastrengo, strategico collegamento per la Valle dell’ Adige e quindi della città di Verona, trincerata con truppe austriache asserragliate nei forti.
A Pastrengo il Re, protetto dai carabinieri della sua scorta, perlustrava il territorio al fine di organizzare la strategia d’attacco. Le truppe austriache non tardarono ad aprire il fuoco contro il valoroso re che non avrebbe trovato scampo se non fossero intervenuti i carabinieri. Nel parapiglia generale tra il fuoco nemico, i cavalli imbizzarriti, il coraggio del Comandante Negri di Sanfront salvò la vita al re.
A Pastrengo sei giorni di eventi
Il Comandante diede l’ordine di carica agli squadroni dei Carabinieri i quali, al galoppo con i loro cavalli, travolsero il nemico che si diede alla fuga. Trecento cavalli lanciati al galoppo dai valorosi carabinieri, muniti delle sciabole sguainate, salvarono il re da una possibile cattura quanto una probabile uccisione, cambiando sicuramente tutta la storia del nostro Risorgimento.
La cittadina di Pastrengo, a pochi passi da Verona e dal Lago di Garda, rinnova il fatto storico il giorno 30 aprile 2019 con la cerimonia solenne in Piazza Municipio. Non finisce qui. Pastrengo vuole ricordare attraverso sei giorni ricchi di eventi culturali e militari, dal 25 al 30 aprile consultabili sul sito: www.prolocopastrengo.it