Domenica 28 Aprile 2024 - Anno XXII

Parco del Mincio: natura, gusto, cultura

Mantova-Parco-del-Mincio

Nel Parco del Mincio mantovano un itinerario all’insegna di un turismo slow. In e-bike, in macchina o in camper per ammirare la natura protetta e godere dei sapori di una cucina dai prodotti eccellenti

Parco del mincio-a-Porto-MantovanoIl Parco del Mincio fondato nel 1984 che si estende lungo il fiume Mincio dal lago di Garda alla confluenza nel Po; tutto in provincia di Mantova. Un territorio dove si proteggono le cicogne e si coltiva il foraggio come secoli fa. Dove corrono piste ciclabili e si risale lentamente il fiume. Echi virgiliani e bucolici in tutto il territorio, che è perfetto per un turismo bike, slow e del gusto, come vogliono le ultime tendenze.

Mantova, città d’arte per eccellenza, già capitale della cultura nel 2016, merita da sola la visita di una settimana. Noi vi portiamo nel Parco del Mincio dove anche un weekend consente uno splendido, breve ma piacevole itinerario. Piccole tappe da percorrere in macchina, in bici o in camper, secondo interessi e abitudini, con numerose e piacevoli soste fotografiche.

Il Parco Bertone e la Cicogna Bianca
Parco-Bertone-Cicogne-Bianche
Le Cicogne Bianche nel Parco Bertone (credit Parco del Mincio)

Dovunque ci giriamo ci accompagna la vista dell’acqua. I laghi di Mantova, il Mincio che scorre lento e sornione tra canneti, prati aperti e boschi fitti, formando cascatelle e canali che vanno a irrigare i campi e muovere le ruote dei mulini.

All’interno del Parco è un piccolo gioiello il Parco delle Bertone, un Parco Giardino tipico del periodo romantico. Vi si possono ammirare alberi esotici ed autoctoni che possono avere fino a 150 anni di età. Il bosco, i suggestivi scorci ed il piccolo laghetto creano l’atmosfera giusta per una piacevole passeggiata nel verde. Dal 1994 in questo Parco è attivo un Centro reintroduzione della Cicogna Bianca.

Parco del Mincio e i Prati Stabili
Parco-del-Mincio-prati-stabili-protetti
I prati stabili

Davvero interessante poi è l’area dei Prati Stabili. Sono collocati in perfetta armonia tra l’area urbana di Mantova e l’area delle Colline Moreniche, protetti da una apposita normativa. Sono una grande area di colture tipiche della pianura mantovana formate grazie a un processo naturale. Non hanno mai subito interventi di aratura o dissodamento. Sono lasciate a vegetazione spontanea e mantenute esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione. Mentre in un campo ci sono di solito mediamente 20 essenze vegetali diverse, nel Prato Stabile ce ne sono più di 60.

LEGGI ANCHE  Riviera Euganea, vie d’acqua e meraviglie del territorio

I Prati Stabili quindi rivestono un ruolo molto importante sia per la biodiversità della flora sia per gli habitat. Il foraggio prodotto nei Prati Stabili quindi è ricchissimo di vegetali e fiori che rendono particolarmente ricco di aromi e profumi il latte delle mucche che se ne alimentano.

Parco del Mincio: la Latteria San Pietro di Goito
Goito-Latteria-San-Pietro-forma-di-Grana-Padano
Le forme di Grana Padano della Latteria San Pietro

Questo latte andrà a formare il prezioso Grana Padana conosciuto in tutto il mondo. Tra le aziende che producono il Grana Padano Selezione da fieno è Latteria San Pietro di Goito, la quale produce anche il Grana Riserva 20 mesi, il Biologico e il Kosher, riservato al mercato ebraico, che deve essere rigorosamente controllato da un rabbino in tutto il procedimento di produzione e confezionamento.

Qui, come dice lo slogan, “il latte diventa arte”, perché il latte è lavorato come mille anni fa, viene affiorato naturalmente e spinato ancora a mano dal casaro. L’esperienza del casaro non è sostituibile da una macchina, ecco perché si conserva una lavorazione tradizionale in un caseificio tecnologico.

Parco del Mincio: Riseria Schiavi di Roverbella
Lavorazione-Riso-Riseria-F-lli-Schiavi
Lavorazione artigianale del riso

Un’altra azienda di eccellenza che continua a conservare la tradizione, la qualità dei prodotti e la tutela dell’ambiente, è la Riseria Schiavi di Roverbella, la più antica riseria del mantovano tra quelle ancora in attività, già presente nel lontano 1687, costruita dai Gonzaga di Mantova e poi passata ai marchesi Canossa.

L’azienda ha mantenuto una lavorazione artigianale, ad esempio tutti i macchinari sono azionati da cinghie di cuoio e il riso é lavorato con l’elica nella macina di smeriglio.

Cucina dalla ricchezza gastronomica

Con questa attenzione alla agricoltura e alla qualità delle materie prime, tutto il territorio del Parco del Mincio eccelle anche per l’offerta gastronomica. Tipicità e tradizione sono le caratteristiche dei menu in piccoli e grandi punti di ristorazione.
L’Agriturismo Eliodoro di Roverbella  ospita al massimo 16 posti su prenotazione: piatti di stagione e ingredienti freschi, una rivisitazione della tradizione contadina con sapori e accostamenti inediti, e poi le mostarde di propria produzione, abbinate a formaggi delle latterie della zona.

LEGGI ANCHE  Turismo lento, come promuoverlo
tortelli-di-zucca
Tortelli di zucca

Il Ristorante Al Ponte di Goito collocato proprio in riva al Mincio, offre, oltre ad una atmosfera piacevolissima, e un pezzo di storia, poiché dal 1840 questo era “Al Bersagliere”, anche la tradizione culinaria mantovana, che se pur rivisitata in chiave moderna, è raccontata da piatti antichi, alcuni risalenti ai tempi dei Gonzaga e legati alla terra e alle tradizioni contadine.

La Locanda Vittoria di Pozzolo, con il ristorante ricavato da un ex Convento del ‘500 di proprietà dei Gonzaga, offre la cucina tipica mantovana, come Tortelli di Zucca e Bigoli al Torchio, salumi di propria produzione e il famoso Luccio in salsa, tipico della zona e piatto DECO del Comune di Marmirolo.

Parco del Mincio: Ville e palazzi
Giardini-di-Palazzo-Gonzaga-a-Volta-Mantovana
Giardino del Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana

E infine tante le testimonianze di storia e di eleganza nel territorio. Dalle ville storiche private di Porto Mantovano al bellissimo Palazzo Gonzaga-Guerrieri di Volta Mantovana. Il Palazzo fu costruito verso il 1450 da Ludovico III Gonzaga e dalla consorte Barbara di Brandeburgo come villa di campagna, oggi è sede del Municipio.
Posto fra le colline Moreniche e il vicino lago di Garda, è collocato su un’altura, quindi immerso in un clima più salubre di quello cittadino.

All’interno soffitti in legno con decorazioni cinquecentesche, pareti ricche di affreschi, un giardino all’italiana molto scenografico, disposto su quattro piani asimmetrici, con terrazza panoramica. Bellissima la mostra Rinascimento Quotidiano nelle sale della storica cucina con stoviglie e apparecchiature d’epoca.

Info: www.parcodelmincio.it

Leggi anche:

Gli alberghi si attrezzano per un 2021 a ruota libera

Emilia su due ruote. Dal Grande Fiume tra pianura, collina e montagna 

I segreti del buon riso nella campagna novarese

Condividi sui social:

Lascia un commento