Da sabato 19 marzo tornano a essere visitabili e tre musei del borgo del Sacro Monte di Varese: Casa Pogliaghi, Museo Baroffio, cripta del Santuario. Tre gioielli che custodiscono importanti testimonianze storiche e artistiche uniche. Il Sacro Monte di Varese, in frazione Santa Maria del Monte, è costituito da quattordici cappelle dedicate ai misteri del Rosario. Un percorso che conduce al santuario di Santa Maria del Monte, luogo di pellegrinaggio sin dal Medioevo. Il Sacro Monte di Varese dal 2003 è inserito dall’UNESCO nei patrimoni mondiali dell’umanità.
Le visite riprendono a cura di Archeologistics con due appuntamenti: Domenica 20 marzo alle 15.30 visita speciale alle tre chiese del borgo, il Santuario, l’antica Cripta e la Chiesa dell’Annunciata. Il percorso si snoderà tra antico e contemporaneo e si potrà ricostruire la storia secolare di Santa Maria del Monte. Verranno aperte le porte della Cripta, cuore del culto sulla montagna a partire dal IX-X secolo e eccezionalmente potrà essere visitata la Chiesa dell’Annunciata. Al suo interno si trova la maestosa vetrata di Trento Longaretti, uno dei capolavori di arte contemporanea del Sacro Monte. La visita comprenderà anche il Santuario barocco con la sua storia secolare.
Sacro Monte di Varese: Concerto per il giardino
Domenica 27 marzo alle 16 il primo “Concerto per il giardino”, iniziativa dedicata alla raccolta fondi per recuperare lo storico parco che circonda Casa Pogliaghi. Nello scenografico atelier dove è esposto il modello in gesso della Porta del Duomo di Milano, capolavoro di Lodovico Pogliaghi si terrà il concerto. Federica Gatti (violino) e Salvatore Tirone (pianoforte) del Duo Lorca saranno i protagonisti del concerto “À la mémoire de Federico Garcia Lorca”. L’appuntamento apre il tour europeo del Duo Lorca. La serata avrà una finalità benefica: l’intero ricavato sarà devoluto al progetto di riqualificazione e ripristino del secondo livello del giardino di Casa Pogliaghi.
“Ripartiamo con la consapevolezza che i luoghi di cultura rappresentano spazi importanti per una comunità e il suo territorio”, spiega Elena Castiglioni di Archeologistics, realtà varesina a cui è stata affidata la gestione degli spazi museali del Sacro Monte di Varese. “I luoghi di cultura non sono più uno spazio neutro o accessorio delle nostre comunità. Nei due anni di pandemia se ne è sentita la mancanza. E alla riapertura, la risposta dei visitatori è stata importante. Non si va più alla ricerca di un luogo da vedere, ma di uno spazio da visitare, vivere”, ha aggiunto Elena Castiglioni.
Sacro Monte di Varese: Casa Museo Pogliano
La Casa Museo Pogliaghi è la residenza che Lodovico Pogliaghi realizzò in stile eclettico tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, dove custodire la sua importante collezione. La casa museo vanta più di 1.500 opere tra dipinti, sculture e arti applicate e circa 580 oggetti archeologici, oltre al modello in gesso della porta del Duomo di Milano, opera dello stesso Pogliaghi. La casa Pogliaghi è aperta al pubblico il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 10 alle 18. (Info: www.casamuseopogliaghi.it)
Al Museo Baroffio è raccolta invece la storia del Sacro Monte. Qui sono esposti autentici capolavori dell’arte lombarda, dal Medioevo al Settecento (non solo dipinti, ma anche miniature, disegni, sculture, ceramiche, monete, tessuti e ricami) e opere fiamminghe e olandesi e di alcuni protagonisti dell’arte europea del Novecento, come Henri Matisse e Georges Rouault. La cripta romanica del Santuario è invece testimone del culto sulla montagna a partire dal IX-X secolo. È caratterizzata da un importante ciclo di affreschi realizzati tra il XIV e il XV secolo.
Il Museo Baroffio e la cripta del Satuario sono aperti al pubblico il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.
Info: www.sacromontedivarese.it
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