Feldkirch è una città a misura d’uomo dove si passeggia piacevolmente ai piedi della poderosa mole del castello di Schattenburg. Il maniero fu edificato nel 1230 da Hugo I di Montfort, che fondò anche la città. I conti di Monfort furono i signori di Feldkirch, nel Voralberg austriaco, per circa 150 anni. Fino al 1390 Feldkirch fu la capitale della loro piccola contea per passare poi sotto gli Asburgo nell’impero. Una città davvero ai confini dell’impero, un tempo decisamente decentrata, a pochi chilometri da Svizzera e Germania. Ma oggi città in posizione ottimale per raggiungere in 5 ore da Milano il cuore dell’Europa e il lago di Costanza.
Feldkirch rientra in quell’area geografica che, intorno alle rive del lago di Costanza (Bodensee), riunisce tre stati, Svizzera, Austria, Germania e il principato del Liechtenstein. Un lago grande, pulitissimo, addirittura di acqua potabile, dal clima dolce come quello mediterraneo. Qui si coltivano vigneti e alberi da frutta e dove i battelli uniscono le rive in piacevoli escursioni. Intorno al Bodensee c’è una pista ciclabile che permette addirittura di percorrerlo in tutto il suo perimetro.
Feldkirch medievale
Dunque Feldkirch, provenendo dall’Italia, è la prima tappa che si incontra andando verso la regione del lago. Quando la città era circondata da una cinta muraria e da un fossato, si poteva entrare solo attraverso una delle sue quattro porte, tra cui la Porta del Sale, che dimostra l’importanza di questo materiale nel commercio e nelle tasse. Oggi l’impronta è ancora medievale, tanto che tutto il centro storico di Feldkirch sul fiume Ill è stato inserito nella lista austriaca dei beni culturali protetti dalla Convenzione dell’Aia. Torri di difesa, la torre dell’acqua, dei gatti, della polvere, solidi portici in pietra dimostrano una vocazione mercantile, balconcini chiusi con vetri piombati, torrioncini pittoreschi, facciate a gradoni, dipinte e graffite, campanili sottili, chiese gotiche.
Marktplatz ospita il mercato colorato e vivace, da cui parte la strada che conduce al Rathaus: stemmi sulla facciata, una splendida sala gotica in legno e quadri alle pareti ricordano un passato glorioso e il passaggio dai conti Monfort all’imperatore d’Austria. Il Duomo invece, con arcate e nervature gotiche, conserva alcuni tesori come un polittico del quattrocento e le vetrate moderne vivacissime. Nella bella stagione una passeggiata porta in alto fino allo Schattenburg, che domina la città, residenza dei Monfort e oggi sede di un interessante museo civico.
Dornbirn: museo della birra
Il viaggio verso Bodensee riprende con un’altra tappa a Dornbirn. La cittadina austriaca ha fama industriale, per le sue industrie tessili oggi molto ridotte. A noi però offre una piacevole sosta. Visitiamo la piazza centrale e per l’originale Museo della Birra, creato dall’azienda Mohren. Perché sul lago di Costanza il sud incontra il nord e alla coltura della vite si intreccia quella del luppolo. La visita porta a scoprire gli ingredienti di base, i metodi di lavorazione, gli antichi strumenti, le mille etichette; ma anche i pittoreschi boccali di tradizione nordica legati al consumo della birra e infine la degustazione delle stesse che ognuno potrà scegliere con un divertente quiz secondo i propri gusti. Ovviamente a vino e birra sono dedicate tante feste popolari che si succedono secondo le stagioni lungo le rive e nell’entroterra del lago.
Lindau in Baviera
Il nostro viaggio prosegue, e questa volta proprio sulle rive del Lago di Costanza, fino alla deliziosa Lindau, cittadina della Baviera tedesca. In questa città-isola, unita alla terraferma da due ponti, si assapora la dolcezza del sud: magnolie, fiori ovunque, bellissimi giardini. Un lungo lago pieno di caffè e hotel accoglienti. Una torre come quella delle fiabe, da cui forse Raperonzolo calerebbe anche oggi la treccia bionda. E, all’imboccatura del porto e dell’imbarcadero, una colonna con un leone gigantesco.
Dal lungo lago, frequentatissimo nelle stagioni più calde, ci si inoltra nelle stradine strette fiancheggiate da case color pastello che ricordano le dimensioni della cittadina medievale. Perché Lindau nacque nel Medioevo da un borgo e un mercato di pescatori. Poi man mano si ingrandì, conquistando lo status di città libera dell’Impero e attirando una variegata popolazione.
Insegne e affreschi
Nella Maximilienstrasse, la via centrale, le case più belle hanno insegne dorate, facciate decorate e dipinte, qualche parete a graticcio. L’Altes Rathaus attira l’attenzione con i suoi affreschi recenti che però rievocano un nobile passato, quando l’imperatore Massimiliano I convocò a Lindau (senza arrivarci mai), un’assise di dignitari dell’impero. L’affresco rievoca proprio quel corteo di nobili con stemmi, costumi e cavalli. Di fronte al Municipio la grande fontana Lindavia su una base a forma di quadrifoglio ha le statue dei mestieri più popolari. La fontana è sormontata in alto dalla figura di una fanciulla, la protettrice della città, che regge un ramo di tiglio, a ricordare che Lindau è l’isola dei tigli.
La “più bella dimora borghese sul Lago di Costanza” fu definita da uno storico dell’arte la Casa Cavazza, oggi in restauro e sede del Museo Civico. Come molte altre abitazioni, fu ricostruita in magnifiche forme barocche dopo il terribile incendio del 1700. Per le famiglie con bimbi sarà infine un bel passatempo lo spettacolo della Lindauer Marionettenoper davvero divertente, animato da una compagnia di giovani, che si svolge nel teatro ricavato addirittura da una chiesa medievale.
Mille tappe
L’itinerario non si conclude qui. FeldKirch e Lindau sono solo due possibilità per un viaggio che offre mille altri spunti secondo la stagione e il tempo a disposizione. Tutte le stagioni offrono la possibilità di divertirsi e di scoprire luoghi inaspettati. L’acqua è l’elemento che accomuna le località sul lago: per bagnarsi nei mesi estivi, per fare escursioni in battello, magari a suon di musica in primavera ed estate. E poi acqua termale, tutto l’anno, nei centri specializzati dove trattamenti di alto livello invitano a una pausa piacevole all’insegna del relax.
Per percorrere tutte queste tappe i mezzi sono i più svariati: un sistema completo di trasporto su ruota, su ferro e su acqua permette di esplorare anche le località più nascoste. Altrettanto varia è l’offerta per l’ospitalità: dai B&B agli hotel 5 stelle l’accoglienza è garantita. Ognuno trova la sistemazione più adatta ai suoi gusti e alle proprie tasche.
Info utili per l’itinerario scelto
Lindau
: Insel Hotel è romanticamente incastonato tra le strade del centro storico, proprio sulla centralissima Maximilianstrasse.
Restaurant Onu, cioè “insieme” è un luogo d’incontro dove condividere cibi e bevande (www.onu-lindau.de)
Dornbirn: Hotel Hirschen è molto confortevole e offre una eccellente colazione (www.hotel-hirschen-dornbirn.at/)
Di atmosfera è il restaurant/bistro Zum Verwalter (www.zumverwalter.at/restaurant)
Info turistiche su: www.lagodicostanza.eu
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