Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Off Rome: Tivoli

Tivoli, Villa Adriana, ilTeatro-Marittimo

Itinerari insoliti e poco frequentati, nell’area della città metropolitana di Roma. Luoghi meritevoli di visita. La prima tappa di questo viaggio è Tivoli una città d’Arte con siti patrimonio mondiale dell’Unesco come Villa D’Este e Villa Adriana.

Tempio della Sibilla e cascate dell'Aniene visti dal Ponte Gregoriano
Tempio della Sibilla e cascate dell’Aniene visti dal Ponte Gregoriano (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Così come Roma è un considerevole e incomparabile polo d’attrazione turistico, non da meno lo sono anche i suoi immediati dintorni. Luoghi dove la vita degli antichi romani si svolse lontana dai fragori dell’Urbe. Si tratta di un esteso territorio nel quale sono presenti grandiose opere ingegneristiche, importanti luoghi di culto e testimonianze delle lussuose abitazioni. Luoghi dove si rifugiavano le classi agiate, signori e monsignori dell’epoca che trascorrevano le giornate di otium (non paragonabile all’odierno significato dato alla parola ozio).

Con questo primo servizio accompagniamo i nostri lettori a conoscere luoghi e territori fuori dalla Città Eterna. La prima tappa del nostro itinerario è la città di Tivoli. Per farlo ci siamo avvalsi dell’Agenzia del Viaggiatore di Tivoli, un team specializzato nel supporto al turista. Una scelta rivelatasi vincente. Guide professionali dalle eccellenti capacità divulgative e la possibilità di visitare paesi poco conosciuti dal turismo mordi e fuggi e luoghi inaccessibili al turista fai da te.

Tivoli la città delle cascate
Cascate dell'Aniene viste dal Ponte Gregoriano
Cascate dell’Aniene viste dal Ponte Gregoriano (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

La nostra prima tappa è la cittadina di Tivoli divenuta centro nevralgico del nostro percorso. Il suo nucleo storico è un continuo saliscendi tra strette stradine che lasciano intravedere architetture d’altri tempi. Spesso nelle costruzioni private, inglobati nei muri esterni, risultano evidenti reperti di chiara provenienza romana: il nuovo che ha mangiato l’antico! L’antica Tibur è certamente il centro che conta più presenze turistiche durante l’anno. Tutto ciò è dovuto alle numerose testimonianze storiche disseminate in città e non solo. Nel tessuto cittadino uno dei panorami più scenografici è offerto dal Ponte Gregoriano che affaccia direttamente su cascatelle create dal fiume Aniene; fa da sfondo il Tempio della Sibilla situato sul punto più alto dell’acropoli, all’estremità di uno sperone roccioso.

Fontana dei Tre Leoni, alle spalle la chiesa di San Biagio
Fontana dei Tre Leoni, alle spalle la chiesa di San Biagio (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Non mancano altri spunti di visita come piazza Garibaldi, nella parte più nuova della città, che offre importanti elementi architettonici. È centralmente ornata dall’Arco dei Padri Costituenti, un’opera in bronzo e acciaio dello scultore Arnaldo Pomodoro. Nelle immediate vicinanze, circondata da moderni palazzi, sorgono due costruzioni d’epoca, purtroppo inaccessibili. Sono la turrita Rocca Pia, fatta costruire da Papa Pio II Piccolomini; e l’Anfiteatro di Bleso, opera di epoca romana ridotto a rudere poiché le sue pietre furono utilizzate per la costruzione della Rocca.

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Il Patrimonio Unesco a Tivoli
Villa d'Este, Fontana della Rometta
Tivoli Villa d’Este, Fontana della Rometta (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Le nostre preziose guide ora ci preannunciano una visita immersiva nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità con l’escursione a Villa d’Este. Questo capolavoro del Rinascimento italiano è dovuto al cardinale Ippolito II d’Este in seguito alla sua nomina di governatore di Tivoli. Nel 1560 egli decise di trasformare i terreni contigui al convento dove risiedeva, in giardini abbelliti da giochi d’acqua, prelevata dal fiume Aniene. Ci vollero quasi dieci anni di lavori per completare l’impianto scenografico così come lo vediamo oggi. Dalle grandi peschiere, le cui acque riflettono i getti della Fontana di Nettuno, alle numerose grotte e ninfei immersi nella rigogliosa vegetazione. Tutta l’area, è un susseguirsi di continui colpi di scena, immancabilmente da immortalare.

Tivoli, via Campitelli Casa Gotica (XIV-sec.)
Tivoli, via Campitelli Casa Gotica XIV sec. (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Dopo alcune ore ci lasciamo alle spalle questo meraviglioso spettacolo e imbocchiamo via Campitelli dove, all’incrocio col vicolo del Colonnato, vi è la Casa Gotica, una riconoscibilissima, originale costruzione risalente al XIII secolo. Poco più avanti, svoltando su via del Colle, incrociamo la chiesa monumentale di San Silvestro Papa; al suo interno, l’unica navata termina con la parte absidale dell’altare abbellita da un ciclo di affreschi. Probabilmente sarà questa cornice scenografica a far sì che, in questa chiesa, si celebrino numerosi matrimoni.

I capolavori extra moenia
Tivoli Ricostruzione in ferro del frontale del Tempio e il Teatro
Santuario di Ercole Vincitore, ricostruzione in ferro del frontale del Tempio e il Teatro (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Siamo ormai in vista della nostra ultima tappa cittadina: il Santuario di Ercole Vincitore, un tempo ubicato in territorio extraurbano. La divinità era riconosciuta come protettrice del pastori e delle vie della transumanza. Fu quindi edificato proprio su uno di questi percorsi, oggi conosciuto come via Tiburtina. La strada d’accesso, via Tecta, era coperta e permetteva la marcia nei due sensi; mentre su un lato si aprivano ampi vani destinati ad accogliere le greggi in transito. In questo luogo sacro era consuetudine per i viandanti offrire doni in denaro per garantirsi una protezione divina; inoltre era costume consolidato effettuare anche intensi scambi commerciali.

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Tivoli Santuario di Ercole Vincitore via Tecta
Santuario di Ercole Vincitore via Tecta (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

A sovrastare l’intero complesso, che comprendeva un ampio teatro, vi era il Tempio la cui facciata è ricordata oggi da un simulacro in ferro. Il monumentale Santuario negli anni ha ospitato mulini, armerie, fonderie e una centrale idroelettrica; oggi una piccola ala accoglie la mostra “E dimmi che non vuoi morire”, dedicata al mito di Niobe con gruppi scultorei ritrovati a Ciampino. Non manca, invece, una pregiata statua frammentaria di Ercole coperto da leontè (II-I secolo a.C.), ritrovata in loco.

Residenze fuori le mura
Tivoli Villa Adriana, il Canopo
Tivoli Villa Adriana, il Canopo (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Tra le altre residenze extraurbane troviamo la famosissima Villa Adriana, fatta realizzare dall’imperatore Adriano, annoverata anch’essa nel Patrimonio Unesco. Data la vastità dell’impianto ci limitiamo a farci guidare verso gli edifici più importanti del complesso. Ci soffermiamo quindi ai bordi della grande piscina del Pecile, per ammirare i cangianti riflessi della vegetazione nelle sue acque. A seguire, visitiamo il Canopo, altra grande piscina circondata da statue e colonnati, destinata ad accogliere banchetti e feste. Infine il Teatro Marittimo, una costruzione creata su un isolotto: un luogo nel quale l’imperatore potesse trovare momenti di tranquillità assoluta.

Tivoli Acquedotto romano Anio Novus area-archeologica
Acquedotto romano Anio Novus, area archeologica (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Il grande tema dell’acqua è stato oggetto di queste nostre ultime visite. Va detto che gli antichi romani hanno sempre trovato ingegnose soluzioni per portare il prezioso elemento in ogni luogo dell’Impero. Siamo quindi diretti nell’area archeologica di Anio Novus dove possiamo ammirare l’imponenza delle grandi strutture dell’Acquedotto omonimo. Abbiamo così l’occasione di soffermarci, per una necessaria pausa ristoratrice. Lo facciamo presso il Casale Anio Novus trasformato, dalla intraprendente signora Erminia, in elegante punto di ristoro accanto alle testimonianze di Roma antica.

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Dove dormire e mangiare
Tivoli Ristorante l'Ape50, carciofo alla giudia
Ristorante l’Ape50, carciofo alla giudia (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

A causa dei tempi dedicati alle visite, scanditi anche dagli orari di apertura, è stato necessario prolungare il nostro soggiorno rispetto a quanto previsto. Tivoli non ha alberghi ma offre comodi B&B in pieno centro, gestiti dall’Associazione Tivoli Host, alla quale abbiamo fatto riferimento. Conseguentemente non potevamo non approfittare dell’approccio con la gastronomia locale.

Tivoli Ristorante La Sibilla, coda alla vaccinara tipica pietanza laziale
Ristorante La Sibilla, coda alla vaccinara tipica pietanza laziale (Ph. © 2022 emilio dati – mondointasca.it)

Così, tra pranzo e cena, abbiamo avuto modo di fare un rapido spuntino con verdure in pastella da Flo’s Bistrot; degustare i carciofi alla giudia preparate dal dinamico gestore del ristorante l’Ape 50 o la tradizionale coda alla vaccinara a cospetto del Tempio della Sibilla nel ristorante omonimo. All’Angolino di Mirko, un diminutivo fuorviante, abbiamo trovato un elegante ristorante gestito dalla famiglia Mancini. Qui da quattro generazioni ai propri ospiti viene servita pasta fatta in casa a mano. Dal premiato executive chef Gioacchino Iannelli abbiamo avuto modo di testare uno dei loro cavalli di battaglia: i tortellini di nonna Anna. Un’esperienza gastronomica che certamente si ripeterà durante il proseguimento del nostro viaggio.

Indirizzi utili

Agenzia del Viaggiatore

– Piazza Palatina 2 – tel. 0774-311608 – www.tivoligrandtour.com

Associazione Tivoli Host – tel. 329-6261756 – www.tivolihost.it

Flo’s Bistrot – Via Ponte Gregoriano 3 – tel. 0774-313811 – https://floscafebistrot.it/

Ristorante l’Ape 50 – Via di Ponte Gregoriano 5 – tel. 0774-556471 – www.apecinquanta.it

Casale Anio Novus – Via Empolitana Km 3.630 – tel. 331-8909818 https://casaleanionovus.it/

Ristorante la Sibilla – via della Sibilla 42 – tel. 0774-335281 – www.ristorantesibilla.com

Ristorante l’Angolino di Mirko – Piazza Santa Croce 1 – tel. 0774-312027 – www.angolinodimirko.com

PHOTO GALLERY TIVOLI

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