Leggendo il titolo della mostra “Tre capolavori a Vicenza” sorge spontaneo chiedersi quale legame possa esistere tra artisti così diversi per cifra stilistica e così lontani nel tempo. A un primo sguardo, Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano e Gianandrea Gazzola, appartengono a mondi creativi distinti e separati. Eppure ciò che li accomuna è una visione artistica che trascende la loro epoca.
Tutti e tre, in modi differenti, esplorano il rapporto tra l’uomo e la natura, indagandone la bellezza, le regole e i misteri attraverso linguaggi e strumenti propri del loro periodo storico.
La mostra “Tre Capolavori”, esposta alla Basilica Palladiana di Vicenza, affronta la tematica della natura, concentrandosi sull’acqua, elemento essenziale e primordiale.
Il curatore Guido Beltramini propone un dialogo tra i secoli, riunendo Leonardo da Vinci, che vede la natura come una “buona madre” armoniosa e necessaria, e Gianandrea Gazzola, artista contemporaneo che crea opere in cui i fenomeni naturali diventano arte.
Basilica Palladiana: percorso espositivi
Le installazioni di Gazzola, come quella site-specific presente in mostra alla Basilica Palladiana, trasformano le onde sonore in figure liquide proiettate su grandi teli, ispirate ai principi armonici delle architetture palladiane.
Il percorso espositivo, arricchito da testi provenienti da importanti istituzioni museali, porta alla ribalta il terzo capolavoro, in dialogo con le altre due opere, dove l’acqua è protagonista.
Si tratta del celebre dipinto “L’alluvione del Colmeda”, conservato nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Feltre e realizzato da Jacopo Da Ponte, detto Jacopo Bassano, dopo il devastante nubifragio del 1564.
Il dipinto raffigura, nella parte superiore, l’apparizione della Madonna con il Bambino tra i santi, mentre nella parte inferiore rappresenta con grande realismo gli effetti devastanti dell’inondazione.
In dialogo con l’opera, viene esposto un testo di Palladio, Tre discorsi sopra il modo d’alzare acque da’ luoghi bassi, che descrive una macchina ideata per controllare le acque.
Queste opere, insieme, offrono una riflessione sul potere distruttivo della natura e sull’importanza di trovare soluzioni per affrontarla e conviverci.
Basilica Palladiana: viaggio tra passato e presente
Attraverso opere d’arte, schizzi e installazioni, il percorso espositivo conduce il pubblico in un viaggio tra passato e presente, dimostrando come tradizione e innovazione possano arricchire la nostra comprensione del mondo.
La Basilica Palladiana, capolavoro architettonico di Andrea Palladio, diventa il cuore simbolico di questa narrazione, un luogo dove l’arte dialoga tra epoche e linguaggi. L’esposizione “Tre Capolavori” è un invito a riscoprire il legame profondo tra uomo e natura, celebrandone la bellezza e la complessità senza tempo.
L’evento è ideato e promosso dal Comune di Vicenza con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo. Il progetto è curato da Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, in collaborazione con Arte Sella e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e con il supporto di Marsilio Arte.
Tutti i possessori del biglietto della Basilica potranno accedere alla mostra “La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” alle Gallerie d’Italia – Vicenza con il biglietto d’ingresso ridotto, dove è prevista l’entrata gratuita per i residenti di Vicenza e provincia tra il 6 dicembre e il 6 gennaio.
“Tre capolavoro a Vicenza”: Basilica Palladiana – Piazza dei Signori, Vicenza dal 6 dicembre 2024 – 9 marzo 2025. Orario per le visite: da martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18; ultimo ingresso alle 17.30; sabato dalle ore 10 alle 20 (fino al 4 Gennaio); ultimo ingresso alle 19.30, lunedì chiuso.
Aperture straordinarie: 25 Dicembre 2024 e 1 Gennaio 2025 dalle 15 alle 20; 6 Gennaio e 3 Marzo 2025 dalle 10 alle 18.
Informazioni: www.museicivicivicenza.it/
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