Il Volvo Studio Milano è un elegante ambiente di ispirazione scandinava. L’aurora boreale sul soffitto e le sue raffinate pareti che riproducono il tipico aspetto di un bosco scandinavo creano un ambiente rilassante dove vivere l’esperienza Volvo. Ambiente dove effettuare i test drive, partecipando a esclusivi eventi live, nell’ambito di quattro linee tematiche: Arts, Music, Taste e Design.
Drive My Song: Volvo d’epoca e musica live
Con lo slogan “Drive My Song. La musica che ha fatto storia, le Volvo che hanno fatto epoca”, Volvo, a quasi cento anni dalla sua fondazione (1927), dedica per la prima volta una speciale rassegna per omaggiare il fascino senza tempo di queste vetture uniche insieme alla musica che ha fatto la storia.
Ispirata da una canzone dei Beatles, Drive My Song si articola in sei concerti live ognuno dedicato ad un decennio musicale. Un viaggio in sei tappe (2 ottobre 2024 – 15 gennaio 2025), ognuna propone il concerto di una super band dedicata a dieci anni di musica – dagli anni ’40 ai ’90 – in abbinamento ad una auto storica Volvo dello stesso periodo esposta per l’occasione nello spazio del Volvo Studio. Il progetto per la parte musicale è curato con la collaborazione di Ponderosa Music&Art.
Drive My Song: Volvo heritage
L’idea è nata in un modo del tutto inaspettato: Chiara Angeli, Head of Commercial Operations di Volvo Car Italia, ci ha raccontato di aver immaginato un’esperienza capace di unire la musica che ci ha accompagnato nei decenni passati con la storia delle auto che hanno segnato l’evoluzione del marchio svedese, sempre sensibile ai temi della sicurezza e della sostenibilità.
Da sempre legata all’idea di libertà, l’automobile è molto più che un mezzo di trasporto: è desiderio di vivere, di viaggiare per evadere, per scoprire il mondo. Un miracolo di tecnologia, un’opera di design, un concentrato di stile attraverso le epoche. Queste idee sono incarnate nel romanzo di J. Kerouac “On the road”.
Quel mondo intramontabile di passioni e avventura è definito “heritage”, forse l’espressione più autentica di ciò che proviamo oggi di fronte ad un’auto storica Volvo. Qualcosa che ha a che fare con l’ammirazione per i prodigi della meccanica, il culto per un design, la fascinazione per un mondo che sapeva esprimere eleganza, classe e stile iconici.
Drive My Song anni 40: Blind Rats e Volvo PV444
Gli anni 40 sono stati musicalmente rappresentati dal gruppo dei Blind Rats, una versione tascabile di un’orchestra swing. Lo stile musicale al quale si ispirano è quello dei grandi gruppi vocali degli anni Trenta e Quaranta come i Mills Brothers o i nostrani Quartetto Cetra, con uno show movimentato e coinvolgente, attraverso musiche tipiche degli anni del proibizionismo.
In un’epoca segnata dal citato Quartetto Cetra l’auto in esposizione poteva essere solo una Volvo PV444 del 1947, dove la sigla indica quattro cilindri, quattro posti e quarto modello con questo frazionamento di motore. La vettura è stata la più piccola mai prodotta da Volvo. Vera icona del pieno proibizionismo, le prime 444 erano disponibili solo in nero con interni crema e verde, proprio come nei film su Al Capone.
Drive My Song anni 50: The Firebirds e Volvo Amazon
Uno dei migliori gruppi Rock ‘n’ Roll d’Europa, The Firebirds, copre l’intero arco della musica degli anni ’50 e ’60, compreso rockabilly, doo wop, strumentali e ballate.
La band si è guadagnata una reputazione come punto di riferimento del Rock ‘n’ Roll degli anni ’50 e per questo è stata invitata ad esibirsi al fianco di Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, Lonnie Donegan e le Holladay Sisters per citarne solo alcuni.
La Volvo Amazon del 1958 è l’auto che ha conquistato gli USA, la prima disponibile anche bicolore per incontrare i gusti americani. Originariamente chiamata Amason dal nome delle mitologiche guerriere a cavallo, le Amazzoni, prima dell’inizio della produzione fu rinominata Amazon più facilmente pronunciabile in diverse lingue.
La Amazon è stata una delle prime auto con le cinture di sicurezza di serie, un’innovazione fondamentale che ha salvato la vita a migliaia di persone, e segnato un’importante tappa nella storia dell’ingegneria automobilistica.
Drive My Song anni 60: The Bluebeaters e Volvo 544 Sport
Il gruppo The Bluebeaters è nato nell’estate del 1993 dall’incontro tra Casino Royale, Africa Unite e i Fratelli di Soledad. L’idea fu di formare una one night band che si sarebbe esibita una sola volta a Torino il 18 marzo 1994 con Giuliano Palma alla voce. La band propone rivisitazioni di brani Rocksteady e Soul americani che prende il nome dal Bluebeat, il primo ska prodotto dall’omonima etichetta discografica Blue Beat Records.
Tra i numerosi brani Messico e nuvole di Paolo Conte, portata al successo da Enzo Jannacci, Che cosa c’è di Gino Paoli, Tutta mia la città degli Equipe 84, Wonderful Life cover di Black e Believe di Cher.
In esposizione la PV544 Sport del 1965. L’auto debuttò negli USA nel 1959 come “compagna di allenamento” del pugile Ingemar Johansson, che era seguito da una PV 544 guidata dal suo allenatore. Una volta mentre si preparava per la sfida mondiale fu affiancato da una PV 544 bianca, con pneumatici a fascia bianca e barre sui paraurti, suscitando l’attenzione della stampa americana.
Molto cool per il popolo americano di quegli anni, rappresentava in quanto europea una scelta in controtendenza rispetto agli status symbol del periodo. Un’icona tale da essere il titolo di un brano dei The Medallions, ’59 Volvo (con riferimento alla PV544 model year 1959).
Drive My Song anni 70: London 69 e 140
London 69, un collettivo di amici e musicisti che affonda le proprie radici nell’esplosiva produzione dei Fab Four che, a oltre mezzo secolo di distanza, non perde né fascino né capacità sovversive.
Otto incredibili musicisti, in una formazione sempre diversa con membri degli Afterhours, Baustelle, The Winstons e Tiromancino, rendono omaggio alla più incredibile band della storia, The Beatles, con la riproposizione integrale del disco, Abbey Road, e un viaggio nelle rispettive carriere soliste, post-scioglimento.
La Volvo 140 del 1974 è la prima ad aver venduta più di un milione di esemplari. Con le serie 142, 144 e 145, si rafforzò la reputazione internazionale della casa svedese.
Un curioso aneddoto: quando il 17 agosto 1966 la Volvo 144 fu presentata a Goteborg di fronte a 400 giornalisti, le vetture erano nascoste in grandi casse di legno che sarebbero state sollevate da una gru per un effetto-sorpresa.
Durante questa operazione la polizia fece irruzione nel cinema adiacente per catturare due criminali in fuga, costringendo all’evacuazione i partecipanti per motivi di sicurezza.
Drive My Song anni 80: Recall Madame X e Volvo 240
Recall Madame X è un duo musicale retro-wave che unisce suggestioni cinematografiche ad un sound dark vintage-analogico ottenuto grazie all’uso di strumenti come Groo-vebox, Moog ed elettronica modificata. Nato nel 2007 attinge ispirazione dalle radici evocative dei Virgin Prunes e dei Psychic TV, con una musica decadente e post-punk. Recall Madame X rimane un’esperienza misteriosa di suoni e immagini che affascina gli appassionati di musica, oltrepassando i confini convenzionali.
La Volvo esposta è una 240 del 1983: la gamma 200 realizzata in versione berlina, station wagon, coupé e limousine fu prodotta dal 1974 al 1993. La leggendaria station wagon versione Polar, nel mercato italiano, diventò un fenomeno di moda. Per l’ambiente ha rappresentato una svolta mondiale, introducendo in un lotto di 200 vetture, in California, il catalizzatore Lambda che riduceva del 90% i gas nocivi.
Nel 1978 fu riconosciuta come l’auto più “pulita” degli USA. Nel 1980 due universitari canadesi compirono il giro del mondo in 74 giorni, con una 240 DL ribattezzata Red Cloud. L’auto amata dai registi di mezzo mondo appare in moltissime pellicole.
Drive My Song anni 90: Dave Rowntree
L’ultimo appuntamento di Drive my Song si terrà il15 gennaio 2025. La mente ritmica dei Blur si esibisce in un dj-set dalle tinte britanniche. Un’occasione unica per vedere dal vivo il batterista del gruppo icona degli anni ’90, tra le formazioni più importanti del Brit pop. Molti dei loro album sono divenuti delle pietre miliari aprendo le porte a tante nuove tendenze. Intanto Dave Rowntree ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “London Bridge” e si esibisce come dj nei club più esclusivi.
L’auto esposta, Volvo 850 T5 R del 1996 è la prima cinque cilindri della marca svedese definita “l’automobile più sicura al mondo”. Auto dinamica con quattro novità a livello mondiale: propulsore trasversale a 5 cilindri; assale posteriore delta link progettato e realizzato internamente; sistema integrato di protezione dagli impatti laterali; cinture di sicurezza anteriori autoregolabili.
La versione familiare ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti: il giapponese “1994 Good Design Grand Prize” e l’italiano “Vettura familiare più bella”. Nel 2009 è stata protagonista del videogioco Volvo – The Game.
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