Mercoledì 12 Marzo 2025 - Anno XXIII

10 Febbraio Giorno del Ricordo, la memoria della tragedia delle foibe

Giorno del Ricordo Foiba di Pisino

Questa data segna dolorosamente la sorte di molti italiani. I massacri delle foibe sono stati eccidi ai danni di militari e civili italiani e slavi. Un’altra brutta pagina della storia del ‘900.

Giorno del Ricordo foiba scoperta in Friuli
Immagine d’ archivio dell’ ingresso di una foiba scoperta in Friuli nel dopoguerra (archivo Ansa)

Passata la Giornata Internazionale della Memoria, celebrata il 27 gennaio tra commemorazioni e testimonianze dei sopravvissuti, senza trascurare le opinioni negazioniste e i pareri contrari, arriva ora il Giorno del Ricordo.

Qualcuno potrebbe sostenere che sia giunto il momento di non parlarne più, che bisogna guardare avanti e che sia inutile rivangare un passato recente. Tuttavia, la memoria storica non è un ostacolo al futuro, anzi, è un monito affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
Anche questa giornata, definita “Giorno del Ricordo”, rappresenta un’occasione di riflessione su una delle pagine più dolorose della storia italiana del Novecento, troppo a lungo misconosciuta, anche nei libri di testo e nella didattica scolastica.

Giorno del Ricordo istituito con legge nel 2004
Giorno del Ricordo
In ricordo dell’eccidio delle foibe

Il 10 febbraio di ogni anno, l’Italia celebra il Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che recita: «La Repubblica riconosce il 10 Febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

Per comprendere la difficile situazione geopolitica dell’epoca, è necessario risalire all’armistizio dell’8 settembre 1943 e al conseguente crollo dell’autorità italiana. Da quel momento, le tensioni tra le diverse etnie nell’area nord-orientale, si acuirono e i territori divennero un campo di battaglia tra le forze tedesche, i partigiani italiani e la milizia partigiana di Tito.

Gli scontri tra i vari gruppi portarono a un’escalation di violenze, culminata in una dura repressione contro la popolazione italiana, considerata un ostacolo al progetto di Tito di annettere quei territori alla futura Jugoslavia.

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Le stragi delle foibe e l’esodo
Giorno del Ricordo 10 febbraio Foiba di Vines corpi recuperati
Foiba di Vines corpi recuperati

Fu in questo contesto che avvennero le stragi delle foibe e l’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani. Nelle foibe, profonde cavità carsiche naturali, furono uccisi e gettati, in molti casi ancora vivi, migliaia di persone, tra cui funzionari, militari, intellettuali e semplici cittadini.

Oltre alle esecuzioni di massa, circa 250.000 italiani furono costretti a lasciare le proprie case in Istria, Fiume e Dalmazia, abbandonando tutto per sfuggire alle persecuzioni e alle discriminazioni imposte dal regime jugoslavo.

Le violenze terminarono con il Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, che ridisegnò i confini della regione. Fiume, Zara e Pola furono assegnate alla ex Jugoslavia, mentre l’Italia mantenne il controllo di Trieste, che però tornò pienamente sotto sovranità italiana solo nell’ottobre del 1954.

Non a caso, il 26 ottobre 2024, il Governo Italiano ha ricordato il 70° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.

Film e libri sulla tragedia delle foibe

Numerosi film e libri hanno raccontato il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Tra le opere più significative:

  • “Foibe” (2016), documentario che indaga sugli eventi delle foibe e sulle vicende connesse all’esodo giuliano-dalmata.
  • “La rosa dell’Istria”, film TV che affronta il dramma di una famiglia istriana costretta a fuggire in Friuli.
  • “Red Land – Rosso Istria” (2018), film che documenta la tragedia delle persecuzioni.

Tra i libri più rappresentativi:

  • “La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe” di Egea Haffner e Gigliola Alvisi.
  • “L’Esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia” di Arrigo Petacco, che affronta il tema dell’esodo giuliano-dalmata.
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Per approfondire: www.miur.gov.it

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