Domenica 6 Aprile 2025 - Anno XXIII

Palazzo Te compie 500 anni

Mantova Palazzo Te celebrazione 500 anni

A Mantova la Fondazione Palazzo Te ha inaugurato le celebrazioni che accompagneranno i visitatori nel corso dell’anno in questo luogo di ispirazione, formazione, creatività. Riallestimenti delle sale e presentazione della mostra “Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te”.

Mantova Palazzo Te Cinquecentenario Dal Caos al cosmo Metamorfosi
Palazzo Te Cinquecentenario Dal Caos al cosmo (ph. Gian Maria Pontiroli)

La Fondazione Palazzo Te ha inaugurato (29 marzo 2025) le celebrazioni per i Cinquecento anni di Palazzo Te, una straordinaria opera d’arte del Rinascimento italiano.

Un luogo di assoluta meraviglia nato dal genio di Giulio Romano, architetto e pittore, e da Federico II Gonzaga marchese di Mantova che nel 1524 ne commissiona la costruzione dell’edificio come luogo destinato all’ozio del principe e ai fastosi ricevimenti.

L’intero complesso, decorato tra il 1525 e il 1535, diventerà un incantevole tesoro di architettura e pittura.

Palazzo Te racconta un sogno fatto di trasformazioni, pace, eroismo ed erotismo, che ancora oggi affascina il pubblico di tutto il mondo.

Omaggio all’antico: rimandi letterari e mitologici
Mantova Palazzo Te Jacopo Zucchi, "Amore e Psiche", 1589
Jacopo Zucchi, “Amore e Psiche”, 1589 (© Galleria Borghese – foto Mauro Coen)

In questo Palazzo-Wunderkammer l’omaggio all’Antico e la reverenza per il Gonzaga si intrecciano in uno spartito colto e raffinatissimo di rimandi letterari e mitologici, sapientemente pensati per provocare meraviglia.
Le narrazioni che spiccano sulle altre, dando vita a due opere immortali di Giulio Romano sono: la camera angolare con la Favola di Amore e Psiche, e quella dedicata alla Caduta dei Giganti.

Il visitatore viene accolto da un racconto coinvolgente sulla Mantova cinquecentesca e sul clima culturale e politico in cui Federico II Gonzaga e Giulio Romano danno forma al progetto di Palazzo Te.
La sua architettura, intercalata a pittura e letteratura, disegna un luogo in cui le drammatiche trasformazioni politiche del tempo si rispecchiano in un’agenda umanistica e politica.

“Dal Caos al Cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te”
Mantova Palazzo Te mostra Dal Caos al cosmo
Palazzo Te Dal Caos al cosmo (ph. Gian Maria Pontiroli)

Dal 29 marzo al 29 giugno 2025, il percorso si arricchisce con la mostra “Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te” a cura di Claudia Cieri Via, ideata in dialogo con gli affreschi del palazzo per riscoprire il senso e l’importanza di questo luogo come opera d’arte totale.

Durante la visita si incontra una selezione di capolavori del Rinascimento provenienti da varie collezioni: Museo del Louvre, Albertina di Vienna, Museo del Prado, Galleria Borghese e gli Uffizi. Il percorso espositivo apre un dialogo tra le opere di Giulio Romano e di altri Maestri come Tintoretto, Correggio, Jacopo Zucchi, Rubens, Nicolas Poussin fino al contemporaneo Giuseppe Penone.

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Mantova Palazzo Te Cinquecentenario Dal Caos al cosmo
Dal Caos al cosmo (ph. Gian Maria Pontiroli)

L’esposizione parte dalla Camera dedicata al poeta latino, con la prima sezione, Le Favole di Ovidio, che mette in relazione gli affreschi di Giulio Romano con un importante corpus di disegni conservati al Louvre e all’Albertina.
Disegni che l’artista realizzò sugli stessi temi, e che si possono ammirare nella successiva Camera delle imprese.

Camera del Sole e della Luna

Nella Camera del Sole e della Luna si ammira La ciclicità del tempo in cui, sotto l’affresco del soffitto con il carro di Apollo e della Luna, si trova una copia di “Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral al verso vulgar” con le allegorie in prosa et istoratio, ad opera di Niccolò Degli Agostini, prestigioso prestito della Biblioteca Nazionale Centrale.

Il volume era presente nella biblioteca Gonzaga e realisticamente Giulio Romano lo consultò per avviare il ciclo di affreschi mantovani, come testimoniato da dettagli presenti in questa versione e non nell’originale latina.

Palazzo Te: Virtù, Eros e Potere
Palazzo Te Mantova Antonio Allegri, detto Correggio “Danae” 1530-1531
Antonio Allegri, detto Correggio “Danae” 1530-1531 – (© Galleria Borghese – foto Mauro Coen)

La Sala dei Cavalli, la più grande del Palazzo, ospita la sezione Virtù, Eros e Potere. Le incisioni sono del maestro Adamo Scultori Ercole che strangola il leone Nemeo e Ercole e Anteo, provenienti dall’Istituto Centrale per la Grafica, dialogano con gli affreschi monocromi della sala che le hanno ispirate.

Parallelamente la Danae di Correggio (1531-1532 circa) conservato alla Galleria Borghese, il Ratto di Ganimede e La favola di Leda di Eugenio Cajés del Prado evocano il ciclo degli Amori di Giove che Federico II Gonzaga aveva commissionato a Correggio in occasione del soggiorno di Carlo V a Mantova, per raccontare le vicende amorose del padre degli dèi. Altro capolavoro esposto nella sala è la Minerva e Aracne di Tintoretto proveniente dagli Uffizi.

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Il dialogo non avviene solo tra favole antiche ma anche tra autori. La sezione Eros e Sublimazione, all’interno della Camera di Amore e Psiche, approfondisce il rapporto tra la narrazione ovidiana e quella di Apuleio.
Il racconto del mito di Amore e Psiche, rappresentato nella volta, viene messo a confronto con la versione di Jacopo Zucchi proveniente dalla Galleria Borghese.
Altro importante confronto evidenziato è quello tra l’affresco di Giove e Olimpiade e l’omonimo disegno di Giulio Romano dell’Albertina, scena che mostra concretamente la trasformazione della divinità.

Palazzo Te: Il trionfo di Ovidio
Palazzo Te Cinquecentenario Dal Caos al cosmo
Dal Caos al cosmo (ph. Gian Maria Pontiroli)

La Camera delle Aquile di Palazzo Te custodisce sulla volta la Caduta di Fetonte, scenario ideale della sezione Superbia, Punizione, Violazioni. Qui, tra gli stucchi della volta, la metamorfosi assume il significato di strumento d’inganno usato dalle divinità dell’Olimpo per insidiare giovani ninfe.

Le Metamorfosi di Ovidio sono fonte di ispirazione anche per artisti contemporanei come Giuseppe Penone che nella sezione Perfomances della natura, presenta la sua Dafne in bronzo che cerca una sublimazione del mondo naturale e animale come la ninfa che per sfuggire alla violenza di Apollo si trasforma in pianta di alloro.

La metamorfosi coinvolge anche la vita degli esseri umani, degli animali e delle piante, per arrivare a ibridazioni, deformazioni e cambiamenti ravvisabili anche nella letteratura e nell’arte contemporanea”, spiega Claudia Cieri Via, curatrice della mostra.

Dal Caos al Cosmo: il trionfo di Ovidio è la sezione conclusiva del percorso che, tra intrecci e rimandi diffusi in tutto il palazzo, vuole essere un omaggio a Ovidio stesso. L’importanza delle Metamorfosi, infatti, consiste nella radicale novità con cui il poeta – celebrato dal dipinto di Nicolas Poussin proveniente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini in cui viene raffigurato il suo Trionfo nelle vesti di Giovan Battista Marino, il più grande poeta e letterato del Seicento – affronta l’argomento del mito che, dietro l’apparenza di favola, nasconde un alto significato morale.

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Isaan Julien a Palazzo Te

Nel mese di ottobre ci sarà il progetto espositivo di Isaac Julien per gli spazi delle Fruttiere, che saranno riaperte dopo un accurato restauro. Con la curatela di Lorenzo Giusti, Julien attinge al fascino di Palazzo Te per creare un’opera originale in continuità con la potenza immaginifica della dimora gonzaghesca, dimostrando di essere ancora fonte di ispirazione per grandi artisti internazionali.

Julien interroga il tema della Metamorfosi nella cultura contemporanea, in assonanza con Giulio Romano, interpretando Palazzo Te attraverso il rapporto passato/presente e Uomo/Natura. Sarà realizzata una videoinstallazione multicanale di dimensioni ambientali.

Il Cinquecentenario di Palazzo Te è promosso dal Comune di Mantova, prodotto e organizzato da Palazzo Te con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione Comunità Mantovana, con la sponsorizzazione di Poste Italiane, con la media partnership di Gruppo Editoriale Athesis, con il supporto tecnico di Aermec, con il supporto di Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, in sinergia con Mantova città d’arte e di cultura.

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