
Abbiamo da poco riposto gli abiti estivi, lasciandoci alle spalle giornate soleggiate trascorse al mare, in montagna o tra le dolci colline. E, voilà, ci ritroviamo già a fare i conti con temperature più frizzanti e capi di abbigliamento più adatti ai primi rigori del freddo, che quest’anno ha fatto capolino con qualche settimana d’anticipo.
Accanto al lento, inevitabile foliage autunnale, fa la sua comparsa la vera protagonista della stagione: la castagna.
La Festa del Marrone di San Zeno D.O.P.

Dalle immancabili caldarroste ai rustici castagnacci, fino alle creazioni gourmet di chef affermati, la castagna si presta a infinite interpretazioni. Ma cos’è che la rende così irresistibile? E quali sono le sue proprietà nutrizionali?
Scopriamolo insieme grazie alle informazioni del Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno D.O.P., che anche quest’anno guida la 22ª edizione della Festa del Marrone. Una festa che sviluppa i suoi eventi con il seguente calendario: 18-19/24-25/26-31 ottobre e 1- 2 novembre 2025.

Le castagne non sono solo buone, ma sono anche un vero concentrato di energia naturale. Ricche di carboidrati complessi, fibre e sali minerali come potassio, magnesio e ferro, sono perfette per affrontare i primi freddi autunnali. Contengono inoltre vitamine del gruppo B e vitamina C, che sostengono il sistema immunitario e favoriscono vitalità e concentrazione.
Bollite apportano circa 120 calorie per etto, mentre arrostite arrivano fino a 200 calorie per 100 grammi.
Il Marrone di San Zeno D.O.P. – Denominazione d’Origine Protetta – indica una varietà fortemente legata al territorio di San Zeno di Montagna, amena località turistica del versante veronese del Lago di Garda. La peculiarità di questa castagna risiede nella cura dedicata in ogni fase: dalla coltivazione alla raccolta, eseguita a mano o con mezzi meccanici idonei, fino ai processi di conservazione che la proteggono da funghi, muffe e parassiti. Il prodotto viene infine confezionato fresco in imballi sigillati, che ne preservano la qualità e l’integrità.
La castagna risorsa economica
Per secoli la castanicoltura ha rappresentato una risorsa economica fondamentale per gli agricoltori della zona di San Zeno di Montagna. Le prime testimonianze sulla coltivazione del castagno risalgono al Medioevo, e già tra il XIII e il XIX secolo si trovano documenti che descrivono la produzione e la vendita dei marroni nei mercati locali. Le castagne erano un alimento base della dieta montana, utilizzate fresche, secche, in farina o come alimento per i maiali.

Già alla fine dell’Ottocento i marroni venivano commercializzati nei mercati di Caprino Veronese e di Verona, tradizione proseguita fino agli anni ’90 anche attraverso la “Festa delle Castagne”.
Dagli anni ’20, questa celebrazione si è trasformata nella “Mostra Mercato del Marrone di San Zeno D.O.P.”, che ogni anno, tra ottobre e novembre, valorizza il prodotto locale con degustazioni e concorsi dedicati ai piatti a base di castagna.
La Festa del Marrone di San Zeno di Montagna, sul Lago di Garda, è oggi un evento autunnale imperdibile, dedicato al celebre marrone locale. Tra bancarelle, profumo di caldarroste e piatti tipici a base di castagne, il paese si anima di musica, sapori e tradizioni. È un’occasione per scoprire l’artigianato e la gastronomia del territorio, immergendosi nella calda e accogliente atmosfera dell’autunno sulle colline gardesane.
Informazioni: www.marronedisanzeno.it
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