Lunedì 8 Dicembre 2025 - Anno XXIII

Sciacca Museo Diffuso dei 5 Sensi: Assabinidica

Sicilia Agrigento Sciacca Porta di Mare

Andiamo a conoscere Sciacca città marinara ricca di monumenti e chiese. In tre puntate vi accompagniamo come in una guida a scoprire questo borgo storico siciliano dalla storia millenaria.

Sicilia Agrigento Sciacca
Traversa su Vicolo dei Marinai (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Assabinidica è il tradizionale saluto di ossequio col quale oggi viene accolto ogni nuovo visitatore di Sciacca. Questa forma di accoglienza è divenuta l’emblema del Museo Diffuso dei 5 Sensi: una cooperativa costituita da un gruppo eterogeneo di personalità di varie età, nata con lo scopo di facilitare l’informazione turistica e valorizzare il patrimonio culturale cittadino.
Tale attività ha visto la creazione di numerosi info point sparsi in città, ubicati presso esercizi commerciali i quali, immancabilmente, diventano volano anche per l’economia locale.

Sicilia Agrigento Sciacca ceramiche
Ceramiche artistiche (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Il riferimento ai 5 Sensi del logo è un esplicito invito ad immergersi nel tessuto urbano affinché si possano cogliere tutte le sfumature che questa realtà siciliana è capace di trasmettere.
Sciacca fa parte del consorzio comunale di Agrigento. È una cittadina marinara ricca di monumenti e chiese, nota per la ceramica.
Nel II sec. a.C. i Romani la chiamavano Terme Selinuntine. Parte del suo centro storico è racchiuso dalle mura. Al suo interno si sviluppa un reticolo di vicoli ciechi e cortili in stile arabo.

Sciacca vista da vicino
Sicilia Agrigento Sciacca finger food siciliani
Finger food siciliani (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Lasciamo l’Hotel La Paloma Blanca che ci ha ospitato e offerto un’abbondate e ottima colazione a base dei tradizionali finger food siciliani come arancine, pane cunzato, sfincione e panelle oltre a piccole cassate e cannoli alla ricotta: un insieme di bontà che smaltiremo durante l’iniziale walking tour del centro storico.
Raggiungiamo Piazza Saverio Friscia abbellita dai Giardini Pubblici sulla destra dei quali una breve scalinata conduce al Cortile Carini. Le superfici murarie di quest’area sono ornate da coloratissime scenografie pazientemente create con frammenti di ceramica dall’artista lucano Giulio Lorubbio.

Sicilia Agrigento Sciacca Palazzo Tagliavia di San Giacomo
Palazzo Tagliavia di San Giacomo (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Sempre su piazza Friscia affaccia il prospetto, in stile gotico, di Palazzo Tagliavia (1800), residenza nobiliare che presenta due file sovrastanti di finestre ad arco.
La facciata laterale, sulla contigua via Licata, è interamente percorsa da una balconata con ringhiera in ferro battuto, ritenuta la più lunga della Sicilia. 
Quasi di fronte all’ottocentesco edificio si apre Vicolo S. Lorenzo: una breve discesa, ornata da colorati vasi di ceramica, che prende il nome dall’omonima ex chiesa del XVI secolo, posta più in basso.

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Il Porto di Sciacca
Sicilia Agrigento Sciacca Porta di Mare
Porta di Mare (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Mentre scendiamo verso il porto davanti a noi si aprono grandi e colorate prospettive tra il Vicolo dei Marinai, con le piccole case dei pescatori che sembrano gareggiare tra loro con le colorate piastrelle di ceramica che ornano scale e facciate, e Via Madonnuzza, una strada dalla quale lo sguardo abbraccia l’intera area portuale. Questo è un ampio panorama dove gli elementi naturali si intrecciano con storie di uomini.

Sul lato sinistro dell’ansa, la rupe di Camordino protesa sul mare, chiamata dai locali Coda della Volpe, presenta un’ampia apertura: era stata creata da un pastore quale scorciatoia per raggiungere più velocemente il pascolo sull’altro versante della roccia.

Sicilia Agrigento Sciacca Rocca Sant'Elmo o Rocca Regina
Rocca Sant’Elmo o Rocca Regina (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Appena discosto dal molo, un faraglione emerge in tutta la sua imponenza; si dice che su questa roccia avesse trovato dimora Sant’Elmo. Il già povero eremita, però, dovendo provvedere a due nipotine rimaste orfane, chiese aiuto alla Provvidenza.
Gli si presentò San Cristoforo che l’invitò ad usare una lampada per facilitare il rientro dei pescatori i quali, per ringraziarlo, gli avrebbero certamente donato parte del loro pescato.

Questa rupe è anche chiamata Rocca Regina poiché ricorda una lontana storia d’amore. Si narra che Giulietta, figlia del conte Ruggero, non riusciva a convolare a nozze con l’amato cugino per l’opposizione paterna. Gli amanti allora occuparono la parte più alta del grande scoglio dove, dopo qualche tempo, venne alla luce un bambino. Fu il futuro erede a convincere il conte a concedere il perdono ai fuggiaschi.

Curiosare tra barche e pescherecci
Sicilia Agrigento Sciacca porto pescherecci
Marinaio al lavoro sul suo peschereccio (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Ma ora ci facciamo cogliere dal presente e gironzoliamo sui moli tra barche, pescherecci ormeggiati e marinai intenti ai lavori di manutenzione tra corde e reti.
Ma non tutti lavorano. Poco discosti dagli ormeggi, in un’area non assolata, due tavolini sono occupati da alcuni pescatori intenti in appassionate partite a carte: un immancabile invito ad effettuare alcuni scatti.

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Sicilia Agrigento Sciacca
Il porto e la città (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Più tardi, con la coloratissima Ape Taxi di Francesco, faremo un giro tra il labirinto di stradine del quartiere arabo prima di raggiungere la parte opposta del Porto dove ha sede il Circolo Nautico “Il Corallo”.

Dai suoi moli, dove sono ormeggiati una moltitudine di imbarcazioni, cogliamo il bellissimo panorama sulla città le cui case multicolori riflettono le loro nuances sull’azzurro mare.

Ritorno nel Centro di Sciacca
Sicilia Agrigento Sciacca
Scalinata artistica (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Lasciati gli attempati marinai al loro passatempo preferito, imbocchiamo il Vicolo Grande Caricatore per risalire verso la piazza principale. Qui ci coglie l’ennesimo scorcio instagrammabile con l’Artistica Scala a zig-zag.
Le nove rampe, non più percorse dagli uomini e dagli animali che trasportavano il grano da caricare sulle navi, oggi sono decorate con maioliche variopinte e corrono velocemente verso l’alto per raggiungere la parte soprelevata della città.

Arriviamo così a Porta di Mare, l’incantevole terrazza vivacemente colorata da grandi vasi di ceramica che fanno da quinta al panorama marino sottostante. Questo punto panoramico di Sciacca è sempre affollato di turisti per l’immancabile selfie!

Poco più avanti si apre piazza Duomo sulla quale affaccia la Basilica di Maria Santissima del Soccorso. Costruita agli inizi del 1100 da Giulietta, figlia del conte Ruggero (personaggio già incontrato all’inizio della nostra visita), ha subito numerosi rimaneggiamenti in seguito all’immancabile alternarsi delle dominazioni.

Sicilia Agrigento Sciacca Basilica
La Basilica (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

L’attuale aspetto conserva ancora le sue origini normanne con archi e absidi gotici.
Al suo interno, la statua della Madonna, in marmo bianco di Carrara, domina l’altare principale con le chiavi della città pendenti su di un fianco. 
A febbraio oltre cento marinai scalzi portano in processione il simulacro mariano, dal peso di 700 chili, in onore della Patrona di tutta la città che, per sua intercessione, venne salvata dalla peste nel lontano 1626. (1 – continua)

Info utili

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