Leonardo e la Madonna Litta è l’imminente mostra che apre a Milano, al museo Poldi Pezzoli, dal prossimo 7 novembre. Grazie al prestito concesso dal museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, la Madonna Litta di Leonardo da Vinci torna in città. A Milano, del resto, l’opera era nata, per mano del genio vinciano, attorno al 1490 e a Milano fu custodita, sino all’Ottocento, nella collezione dei duchi Litta, da cui prese il nome.
La tela, una raffigurazione di Maria che allatta il bambino, già apprezzatissima e imitata, era conservata nel palazzo di famiglia di corso Magenta a Milano. Nel 1865 il museo dell’Ermitage la acquistò dal duca Antonio Litta Visconti Arese. Al Poldi Pezzoli, in via Manzoni, la Madonna Litta viene esposta in una selezionata mostra antologica che conta venti opere.
La Madonna Litta, una meraviglia da rivedere
Il pubblico che già conosce la Madonna Litta avrà modo di ammirarla di nuovo e di restarne, come sempre, abbagliato. La perfezione dell’incarnato, la naturalezza della scena, l’equilibrio compositivo furono fonte d’ispirazione per molti artisti lombardi. In mostra è presente anche un disegno di Leonardo: è la testa di una giovane donna di profilo, conservata alla biblioteca Ambrosiana. Chi ama le opere su carta sarà interessato agli studi grafici di Boltraffio, sulle teste e sui panneggi.
Giovanni Antonio Boltraffio, del resto, è presente con la sua interpretazione della Madonna con bambino, la cosiddetta Madonna del fiore. Le altre opere sono di Marco D’Oggiono, Francesco Galli e alcuni pittori anonimi. Per la maggior parte sono oli o tempere, ma si segnala una xilografia di fine Quattrocento, Madonna che allatta il Bambino entro una nicchia. La mostra è a cura di Pietro Marani e Andrea Di Lorenzo e ha il sostegno di Fondazione Bracco, oltre a Regione Lombardia e Comune di Milano.
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