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Turismo, migliore “moneta” del Paese?

Sottoscriviamo questa metafora suggerita da Michele Perini, Presidente Fiera Milano. Un invito che ha dato il via alla Bit, la Borsa internazionale del Turismo in corso a Rho (Milano) fino a sabato prossimo. Al centro del dibattito l’Expo 2015, naturalmente. Presentati anche i dati del turismo mondiale, dai quali il Belpaese, purtroppo esce non proprio in forma

Turismo, migliore "moneta" del Paese?

Si è aperta questa mattina con il convegno inaugurale dal titolo “Bit 2014: il Mondo del Turismo si prepara ad Expo 2015” la 34esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo. La manifestazione, occasione di incontro tra gli operatori del settore turistico, è allestita nei padiglioni di Rho fieramilano e resterà aperta fino a sabato 15 febbraio, unico giorno di apertura al pubblico.

Nel corso della presentazione, sono intervenuti Antonio Taiani (vice presidente della Commissione Europea), Carlo Sangalli (presidente Confcommercio), Giuseppe Sala (commissario unico Expo 2015), Guido Podestà (presidente della Provincia di Milano), Giuliano Pisapia (sindaco di Milano), Roberto Maroni (Presidente della Regione Lombardia) e Massimo Bray (ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

Minimo comune denominatore degli interventi, la presentazione di Bit 2014 come evento di traino per ciò che sarà Expo 2015. Michele Perini, Presidente Fiera Milano ha utilizzato l’immagine del turismo come “migliore moneta” del nostro Paese. “Il settore del turismo, in questo senso, non può che essere lo strumento chiave per l’accelerazione industriale del nostro Paese”, ha aggiunto Perini, “e Bit 2014 è un primo importante banco di prova per dare un segnale forte in vista dell’Esposizione Universale che metterà Milano e l’Italia al centro del Mondo per sei mesi. 

 

Gli espositori in fiera: l’Italia e il Mondo

Turismo, migliore "moneta" del Paese?

La sezione Italy, ai padiglioni 1-3, è animata da operatori provenienti da tutte le regioni italiane. In particolare, quest’anno tornano a essere presenti anche Lazio e Sicilia, che vanno ad aggiungersi a Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sardegna. 

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La sezione The World, nei padiglioni 2-4, presenta destinazioni da circa 100 Paesi con alcune new entry: Armenia, Repubblica Ceca, Georgia e Lettonia dall’Europa; Botswana, Repubblica Democratica del Congo e São Tomé e Príncipe dall’Africa; Guadalupa e Nicaragua dalle Americhe.

Attiguo all’area The World si sviluppa il Business Village, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta con le adesioni dei maggiori tra gli operatori italiani e internazionali, tra vettori, Tour Operator outgoing, ricettività e travel technology.

A proposito di economia, l’ultimo Barometro dell’UNWTO (l’Organizzazione per il Turismo delle Nazioni Unite) osserva che la crisi economica non ha frenato il turismo mondiale: nel 2013 si è superata, in anticipo sulle previsioni, la soglia psicologica del miliardo di arrivi internazionali (1,087) con un incremento del 5% pari a 52 milioni di arrivi. Tra le regioni con le migliori performance il Sudest asiatico (+10%), l’Europa Centrale e dell’Est (+7%), il Nord Africa (+6%) e l’Europa Meridionale e Mediterranea (+6%).

Per l’anno appena iniziato l’Organizzazione prevede un ulteriore aumento del 4-5%. Buone notizie anche dal fronte della spesa dei turisti. Sempre secondo i dati UNWTO, alla testa della crescita tra i dieci maggiori mercati di origine c’è la Russia, che ha visto aumentare del 29% la spesa dei suoi turisti all’estero: con oltre 43 miliardi di dollari, nel 2012 si è posizionata al quinto posto per fatturato tra i mercati outgoing, mentre ancora nel 2000 era solo dodicesima. Dallo scorso anno, però, numero uno assoluto è la Cina con 102 miliardi di dollari, e ancora in robusta crescita (+22%).

Lo stato dell’arte del settore

Turismo, migliore "moneta" del Paese?

Tra i BRICS, il Brasile ha registrato un incremento consistente (+15%), mentre nelle economie mature la crescita è fra il 2 e il 3%. Fa eccezione l’Italia che, risentendo degli strascichi della recessione, ha visto una riduzione nella spesa dei propri turisti internazionali.

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Dai report analizzati e confrontati da Bit 2014 emerge che le prossime ondate di economie su cui puntare sono quelle identificate dagli acronimi SLIMMA (Sri Lanka, Indonesia, Malesia, Messico e Argentina) e MINT (ancora Messico, poi Indonesia, Nigeria e Turchia). Quanto al nostro Paese, secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo nella prima metà del 2013 gli italiani che hanno fatto almeno una vacanza sono stati 23,4 milioni, circa 3 milioni meno rispetto allo stesso periodo del 2012 (-12,2%). Questi, tuttavia, hanno generato un numero di vacanze superiore, 36,5 milioni (+1,2%). Di queste, quasi 10 milioni si sono svolte all’estero, con un aumento significativo sull’anno precedente (+14,6%).

Scendono invece le vacanze in Italia, -3%, attestandosi a 26,7 milioni. Dall’analisi di questi viaggi emerge una spiccata preferenza per capitali, città d’arte e di charme (balzate dal 37,8% dei viaggi internazionali nel 2012 al 67,8% nel 2013) e una marcata riduzione delle vacanze di mare all’estero (dal 53% del 2012 al 38%). In Italia, le aree più visitate rimangono il Centro e il Nordovest (26,4% e 25,9% dei viaggi domestici rispettivamente) mentre a livello di singole regioni vincono Lombardia e Lazio (11% ciascuna) seguite a strettissima distanza dalla Toscana (10,7%).

Tra le tendenze, il rapporto Dove vanno in vacanza gli italiani di Trademark Italia evidenzia, in ascesa i viaggi in treno (+7,5), le vacanze all’aria aperta (+6,4%) e le crociere nel Mediterraneo. Buone preferenze anche per le vacanze “slow” in generale (+5,1%) e le vacanze green (+3,6%). Tra le altre tendenze da tenere d’occhio, i bed & breakfast e, soprattutto, l’Expo 2015 a Milano.

(13/02/2014)

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