Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Capodimonte e Venaria due regge una mostra: da Masaccio a Andy Warhol

Museo Capodimonte Annibale Carracci Ercole al bivio, 1596

Il progetto espositivo “Capodimonte da Reggia a Museo”, proposto nelle sale della Reggia di Venaria a Torino, racconta cinque secoli di storia. Dal 29 marzo al 15 settembre si potranno ammirare 60 capolavori provenienti dalle collezioni Farnese e Borbone.

Capodimonte Giovanni Bellini La Trasfigurazione 1478-1479 ca.
Giovanni Bellini – La Trasfigurazione 1478-1479 ca.

La mostra “Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol”, ospitata nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria a Torino è visitabile dal 29 Marzo fino al 15 Settembre 2024.

Cinque secoli di storia sono narrati attraverso un ambizioso progetto espositivo che vede coinvolte due regge, accomunate dallo stesso scopo: servire da residenze di caccia.

Entrambe furono edificate secondo lo stile barocco dell’epoca, costituite da più edifici, con giardini di vasta estensione e ampia area boschiva dove praticare l’attività venatoria.

Capodimonte Carlo di Borbone visita papa Benedetto XIV
Carlo di Borbone visita papa Benedetto XIV
al Quirinale, 1746

Non è un caso se le due dimore principesche sono state edificate a pochi chilometri da due grandi città: Torino e Napoli.
Esse dovevano servire al re Sabaudo o al re Borbone per creare quell’atmosfera regale al pari delle residenze reali e talmente ricche di ornamenti e giardini da competere con le altre corti europee.
La mostra alla Venaria Reale racconta l’evoluzione di questa storia, attraverso le dinastie regnanti e le opere dei nuclei collezionistici principali: farnesiano, borbonico e opere provenienti dalle chiese del territorio.

Capodimonte: cinque secoli in 60 opere
Capodimonte Andy Warhol - Vesuvius by Warhol  1985
Andy Warhol – Vesuvius by Warhol 1985 (ph. Luciano Romano)

Un’occasione unica per poter ammirare oltre 60 opere provenienti dalle prestigiose collezioni Farnese e Borbone tra cui spiccano i nomi di Tiziano, Caravaggio, Bellini, Masaccio, Parmigianino, El Greco, Guido Reni, Francesco Solimena, Artemisia Gentileschi, Andy Warhol e molti altri.

L’esposizione è curata da Sylvain Bellenger e Andrea Merlotti, col supporto del Ministero della Cultura, realizzata dal Consorzio delle Residenze Sabaude in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e i Musei Reali di Torino.
Il percorso espositivo si snoda attraverso varie sezioni dove si trovano dipinti di eccezionale valore alla scoperta dei legami che unirono i Savoia ai Borbone in un excursus tematico e cronologico.

LEGGI ANCHE  Carnevale della Quebrada: una festa per ringraziare la madre terra
Reggia di Venaria: una mostra nella mostra
Capodimonte Reggia Colantonio - San Girolamo nello studio  (1444-1450)
Colantonio – San Girolamo nello studio (1444-1450)

La Reggia di Venaria, il cui nome derivante dal latino significa caccia, è una sontuosa residenza storica che si trova nel comune di Venaria Reale, a poca distanza da Torino.

In considerazione delle bellezze architettoniche, risalenti al secolo XVII e per la maestria con cui sono stati curati nel tempo i meravigliosi giardini, la Reggia Venaria è stata inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1997.
Essa ricopre una superficie di oltre 80mila metri quadrati e comprende l’imponente Palazzo reale, i giardini e una vasta area boschiva chiamata Parco della Mandria, luogo preferito dai sovrani sabaudi per praticare la caccia.

Il palazzo, raro esempio di architettura barocca, presenta le facciate ornate da sculture e decorazioni, sale di rappresentanza, gli appartamenti privati dei sovrani, le collezioni d’arte di notevole valore. I sovrani sabaudi al pari di altri regnanti amavano circondarsi di opere commissionate a famosi artisti, sfociando nel tempo nel collezionismo.

La Reggia di Capodimonte e la collezione Farnese
Capodimonte Lorenzo Lotto - Ritratto di Bernardo de’ Rossi, vescovo di Treviso, 1505
Lorenzo Lotto – Ritratto di Bernardo de’ Rossi, vescovo di Treviso, 1505

Non da meno fu Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese, regina di Spagna, nel recuperare la collezione d’arte Farnese e collocarla nella futura Reggia di Capodimonte, creando così la Galleria espositiva ricca di gioie, medaglie, tappezzerie, quadri, preziosi mobili e vario materiale archeologico.

Nel 1785 sorse il primo museo napoletano nel rispetto del regolamento che disciplinava gli orari d’accesso al pubblico, dei copisti, la responsabilità dei custodi e dei consegnatari. La Galleria di Capodimonte risultava costituita da ben 1800 dipinti che subirono la triste sorte del saccheggio da parte delle truppe napoleoniche nel 1799.
Negli anni a seguire, l’istituzione museale, voluta da Carlo di Borbone, rimarrà chiusa in quanto la reggia sarà adibita esclusivamente a residenza reale.

LEGGI ANCHE  Andy Warhol va in scena a Roma e Bologna

Bisognerà attendere l’anno 1957 per ritornare a visitare il Museo statale di Capodimonte con le collezioni medievali e moderne provenienti dal Museo Nazionale di Napoli ovvero l’ex Palazzo dei Regi Studi e i dipinti provenienti dalle chiese e dai conventi.

Artisti ‘napoletani’ per la corte sabauda
Capodimonte museo Cassetta Farnese (1548-1561)
Cassetta Farnese (1548-1561) Argento dorato, lavorato a sbalzo e cesello, cristallo di rocca intagliato, smalto, lapislazzuli

La mostra alla Venaria Reale racconta l’evoluzione della storia di Capodimonte da Reggia a Museo attraverso le dinastie regnanti. Ad aprire il percorso espositivo alla Reggia di Venaria, è la sala intitolata “Artisti ‘napoletani’ per la corte sabauda”.

In questa sala sono raccolti importanti prestiti dai Musei Reali di Torino. Tra questi spiccano le opere di Francesco Solimena, Sebastiano Conca, Corrado Giaquinto e Francesco De Mura, artisti che operarono alla corte dei Savoia.

Nelle altre sale vi sono le opere provenienti dal museo napoletano in grado di raccontare l’evoluzione storica delle tre dinastie che governarono Napoli: i Borbone, i francesi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat e i Savoia dopo l’Unità d’ Italia.

Informazioni: https://lavenaria.it/it

Leggi anche: 

CAPOLAVORI DALLA GALLERIA BORGHESE TRASFERITI A PALAZZO BARBERINI

BRESSANONE E L’ACQUA: TORNA WATER LIGHT FESTIVAL 2024

GUERCINO. IL MESTIERE DEL PITTORE

 

Condividi sui social: