Addobbi natalizi, luminarie sfavillanti, red carpet nei centri storici ogni anno accendono la curiosità e l’ammirazione. Ma tenere lo sguardo rivolto verso il cielo è qualcosa di meno consueto.
Eppure, è proprio ciò che accade passeggiando in Piazza San Marco a Venezia, sotto le Procuratie Vecchie, dove una straordinaria installazione cattura gli occhi e il cuore: i lampadari nati dall’incontro tra artisti contemporanei e i maestri vetrai di Murano.
Il vetro di Murano torna protagonista nel “salotto più bello del mondo”, con la seconda edizione di “Murano Illumina il Mondo”, un progetto promosso da The Venice Glass Week e dal Comune di Venezia. Quest’anno l’iniziativa coinvolge undici artisti e architetti di fama internazionale, tra cui Joseph Kosuth, Kengo Kuma e Philippe Starck, chiamati a reinterpretare un oggetto quotidiano, il lampadario, attraverso un dialogo tra tecniche vetrarie antiche e moderne.
Maestria manuale e arte creativa
Gli artisti hanno accolto la sfida con entusiasmo, collaborando con i maestri muranesi per dar vita a opere uniche e suggestive. Il risultato è un’esplorazione affascinante che celebra l’incontro tra l’arte contemporanea e la tradizione muranese, trasformando il vetro in un simbolo di innovazione e bellezza eterna.
Queste creazioni non sono semplici lampade, ma autentiche opere d’arte, dove il vetro soffiato di Murano si trasforma in luce, colore e poesia. Ogni lampadario racconta una storia unica, intrecciando tradizione e innovazione, e testimonia l’eccellenza dell’artigianato veneziano in perfetta armonia con il design contemporaneo.
L’installazione, posizionata in uno dei luoghi più iconici della città, non solo celebra la tradizione artistica e culturale della Serenissima, ma invita anche a riflettere sull’importanza dell’arte come linguaggio universale.
Ogni pezzo, unico nel suo genere, è il risultato di una sinergia straordinaria tra la visione creativa dell’artista e la maestria del Mastro vetraio, che ha saputo tradurre l’idea in realtà grazie alla sua esperienza e al suo sapere. Queste opere fondono l’estetica contemporanea con la bellezza senza tempo del vetro decorato, dando vita a fonti di luce che sono al contempo funzionali e poetiche. Un incontro di talento e visione che rende ogni lampadario un’autentica opera d’arte.
Esposti undici preziosi lampadari
Dal 22 novembre 2024 al 4 marzo 2025, undici straordinari chandeliers, frutto della collaborazione con prestigiose fornaci muranesi, si illumineranno ogni sera, unendo tradizione e innovazione.
Gli artisti e designer, selezionati da un Comitato Scientifico composto da Rosa Barovier Mentasti, David Landau, Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica della Fondazione Musei Civici di Venezia e i curatori Mario Codognato e Alma Zevi hanno partecipato al progetto “Murano Illumina il Mondo” con l’obiettivo di valorizzare Murano non solo come centro dell’artigianato, ma anche come polo internazionale di innovazione e creatività.
Gli artisti e gli architetti che hanno aderito al progetto sono: Emmanuel Babled, Deborah Czeresko, Fiedler O Mastrangelo, Joseph Kosuth, Kengo Kuma, Philippe Starck e Aristide Najean, Marina e Susanna Sent, Arturo Tedeschi, Hans Weigand, Kimiko Yoshida, a cui si aggiungono gli alunni della Scuola Abate Zanetti di Murano.
Le fornaci che hanno prodotto i lampadari sono: Barbini Specchi Veneziani, Berengo Studio, Giorgio Giuman, ISS Abate Zanetti, Marina e Susanna Sent, Massimiliano Schiavon Art Team, Najean & Sy, NasonMoretti, Nicola Moretti + Vetrate Artistiche Murano, Salviati e Seguso Gianni Murano. Il coordinamento della produzione e in particolare il rapporto tra artisti e fornaci è stato affidato a Matteo Silverio.
Informazioni: www.theveniceglassweek.com
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