Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Canta… Ketty Passa

Giovane artista amante del reggae, del punk, del grunge e del nu-metal, ma anche del pop e dei suoni elettro e digitali. Tutto questo è Ketty Passa. Scopriamola in questa intervista

Ketty Passa. Foto: Stefania Mariposa D'Ambrosio
Ketty Passa. Foto: Stefania Mariposa D’Ambrosio

Musica per viaggiare nel vero senso della parola. Qualsiasi mezzo di locomozione scegliate per raggiungere la meta delle vostre vacanze, noi abbiamo la colonna sonora da consigliarvi per affrontare il viaggio, lungo o breve che sia. Stiamo parlando di #Cantakettypassa, l’ultima fatica discografica di Ketty Passa. Giovane artista trasversale amante del reggae, del punk, del grunge e del nu-metal, ma anche del pop e dei suoni elettro e digitali. “Il mio cd – ci racconta – è molto adatto per essere ascoltato in viaggio. Consiglio di ascoltarlo in auto, di metterlo in cuffia in treno o in aereo. Può tenere compagnia, parla di argomenti in ottica femminile e dell’amore declinato sotto tanti aspetti: l’amore per un paese, l’amore di una madre per il figlio, ecc.”.

 

Ketty com’è nato questo disco?

In viaggio. Tutti i testi di questo disco li ho scritti tra il 2011 e il 2012. E li ho scritti tutti mentre ero in viaggio. Ma non nel senso che il viaggio abbia ispirato i testi. Sono solita usare mezzi dinamici come treno e metropolitana. Mezzi in cui si è fermi col corpo e sui quali come passeggera ho imparato a far viaggiare la testa. Quasi tutti i pezzi di questo album li ho scritti in treno, uno in metropolitana e uno mentre ero in casa.

Foto: Stefania Mariposa D'Ambrosio
Foto: Stefania Mariposa D’Ambrosio

Dove ti possiamo vedere in azione?

Ogni giovedì sera all’Atomic Bar, di Milano, dove lavoro come dj. Per presentare il disco sarò poi anche in tour con la mia band. Sono convinta che l’unico modo per farlo conoscere sia girare. E i concerti live aiutano molto a farsi conoscere. Mi esibirò in showcase di 45 minuti dove presenterò tutti i brani dell’album. Grazie al canto, giro l’Italia e per me è una grande soddisfazione.

LEGGI ANCHE  Nowhere, colonna sonora di un lungo viaggio in auto

 

Perché questo titolo #CantakettyPassa?

Perché ricorda il motto popolare “canta che ti passa”. Il nome del disco è anticipato poi dal cancelletto che su Twitter è un tormentone e vuole essere ironico, di buon auspicio. Il disco del resto contiene arie tradizionali della canzone italiana con suoni moderni.

 

Sei molto impegnata nel sociale.

Seguo due progetti: Rezophonic, che raccoglie fondi per portare acqua pulita in zone del mondo poco sviluppate, e Punk Goes Acoustic, che finanzia corsi di musica per i più piccoli meno fortunati. Vado molto fiera di questi due progetti e mi auguro un giorno di diventare famosa per sostenerne sempre di più. E magari capitanarne uno tutto mio.

(25/07/2013)

Barcellona
Barcellona

C’è un viaggio che ti ha ispirato nel senso classico del termine?

Barcellona mi ha fatto riflettere sul fenomeno della casualità. La Spagna ha un calore particolare, mi ha molto colpito. È un luogo che facilita la scrittura, i suoi paesaggi e la sua gente sono una grande fonte d’ispirazione.

 

Dal 2005 sei voce leader della band Toxic Tuna, con cui hai pubblicato l’album Elegante nel 2008 e con quest’ultimo lavoro, da sempre animi le serate più cool dalla consolle dei locali di tutta la Lombardia. Cosa ci racconti di Milano?

Milano è una città dinamica e rimane la capitale del bere, dell’happy hour. Consiglio di muoversi nelle zone migliori per trovare un servizio buono. In primis Via Torino e le Colonne di San Lorenzo dove si trovano mega cocktail e si fa un aperitivo che è una cena. Poi consiglio Porta Romana e Città Studi. Quella dell’aperitivo è una tradizione che colpisce la città in generale.

LEGGI ANCHE  In Calabria e Puglia per ascoltare "Le Rivoltelle"

 

Locali da consigliare ai nostri lettori che magari rimangono in città?

Il Goganga e Rock’n’roll. I locali di Milano si sviluppano in posti piccoli per suonare dal vivo. Questo dei live è un culto che si sta perdendo, negli ultimi 10 anni sono sempre meno le serate con musica dal vivo.

Condividi sui social: