
I visitatori che si sono recati in visita a Palazzo Maffei Casa Museo, a Verona dal 9 ottobre scorso si saranno sorpresi nel vedere, una volta varcata la soglia, una cometa che scende dall’alto, sospesa nel vuoto di una scala elicoidale. Al momento si ha la sensazione di un’immagine fantastica, persino stravagante. E invece no.
COMETA è il titolo della nuova installazione site-specific della giovane artista veronese Anna Galtarossa.
L’opera discende dal soffitto, nel cuore della scala elicoidale. Si tratta di una scultura mobile che si snoda verticalmente dall’alto verso il basso, come un corpo celeste in lento movimento.
Questa installazione va ad arricchire con la sua presenza luminosa e sospesa la collezione del museo. COMETA è una scultura alta tredici metri, la cui lunga coda ruota delicatamente grazie a un flusso d’aria costante, trasformando lo spazio architettonico in un dialogo verticale tra luce, movimento e materia.
Una installazione con materiali riciclati

L’opera è suddivisa in sei sezioni, ognuna realizzata con materiali diversi e oggetti di uso quotidiano-cravatte, bottiglie di plastica, bigodini per capelli, ganci, bobine, fili di ferro-a dimostrare come la materia dismessa possa rinascere attraverso un processo creativo consapevole, tra rigenerazione e sostenibilità.
Anna Galtarossa dichiara di trarre ispirazione dai suoi numerosi viaggi, dagli incontri e dall’osservazione della realtà, trasformando le esperienze vissute in creazioni scultoree capaci di sorprendere e coinvolgere lo spettatore.
Per realizzare COMETA, ha steso schizzi ed effettuato prove direttamente all’interno del museo, per calibrare con cura le proporzioni e sperimentare il lento moto rotatorio della scultura.
Cometa va guardata e ascoltata
A rendere l’esperienza ancora più immersiva, è la componente sonora creata dal compositore Nicolas Becker, premio Oscar per il Miglior Sonoro nel film americano Sound of Metal del 2019, che accompagna il movimento dell’opera con suoni vibranti e rarefatti.
L’opera nasce da una riflessione sulla trasformazione della materia e sulla sua capacità di rigenerarsi. Metalli, tessuti, fibre e oggetti di recupero si fondono in una scultura contemporanea e originale, intrisa di memorie, le stesse che animano la “casa delle meraviglie” dell’artista, la storica Villa Pule Galtarossa in Valpolicella dove arte e vita convivono tra ricordi, materiali reinventati e totem scultorei.
Come ha osservato il curatore Andrea Lissoni, l’opera è “un monumento del presente”, capace di illuminare la nostra relazione con lo spazio, il tempo e la materia. COMETA non è solo un’opera da contemplare, ma un’esperienza da attraversare con lo sguardo e col pensiero.
Informazioni: https://palazzomaffeiverona.com
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