Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Utrecht. Tanto in poco spazio

Una destinazione alternativa alla “solita” Amsterdam per il vostro prossimo viaggio in Olanda è Utrecht, sede di un’importante università. E’ la città che ha dato i natali a Van Basten e Sneijder. Qui si è firmata nel 1713 la famosa Pace di Utrecht che ha segnato la fine della guerra di Successione spagnola

Cosa vedere

La casa-museo Rietveld Schröder
La casa-museo Rietveld Schröder

Dicevo prima dei motivi che rendono Utrecht famosa. Assistere a una partita di calcio casalinga della squadra locale in Eeredevisie (la Serie A olandese) è un avvenimento, visto l’accanimento e il calore che circonda i biancorossi (curiosamente tutte le squadre di calcio importanti in Olanda hanno i colori bianco-rosso). Il centro storico è molto piacevole da girare, con l’architettura tipica olandese fatta di case basse inserite in piccole viette. Bello e imponente è il duomo e il suo campanile distaccato dal corpo di fabbrica la Domtoren famosa per le sue quattordici campane cinquecenteche, visitabile da chiunque abbia le gambe per salire in cima ai 112,5 metri che ne fanno la torre più alta dei Paesi Bassi. Dal Rinascimento al ‘900 il salto è breve visitando la casa-museo Rietveld (l’architetto) Schröder (la committente), costruita nel 1924, uno degli esempi più belli del cosiddetto “De Stijl” e patrimonio Unesco mantenuta in perfetto stato con gli arredi originali.

In carrozza

Una veterana al Museo ferroviario
Una veterana al Museo ferroviario

Non lontano dalla casa-museo e sempre a distanza biciclettabile, c’è lo Spoorwegmuseum, il museo ferroviario. Ospitato nella vecchia stazione Maliebaan costruita nel 1874, ha ancora tutti i suoi ambienti conservati e mantenuti. Sotto le pensiline stazionano alcuni convogli che sono utilizzati per trenini storici ogni ultimo fine-settimana del mese mentre sul doppio binario di transito centrale arriva e parte il treno che, una volta all’ora fa la spola tra la stazione di Utrecht Centraal e il museo percorrendo due diversi itinerari all’andata e al ritorno. Dietro c’è un grande capannone dove sono esposti i mezzi stabili e sono ricostruiti quattro ambienti ognuno dei quali racconta una storia legata alla ferrovia, dalla vita di John Middlemis (il primo guidatore di un treno a vapore) al grande viaggio dell’Orient Express; dal lavoro in ferrovia all’aspetto tecnico.

LEGGI ANCHE  Bora Bora, fascino eterno dei Mari del Sud

Una città su due ruote

Bicilette ovunque, anche in doppia fila
Bicilette ovunque, anche in doppia fila

Insomma sembra quasi una destinazione per un turismo specializzato. Invece non è così. Utrecht è tuttaltro che piccola, ha oltre 300.000 abitanti, un centro storico che nulla ha da invidiare ad Amsterdam ed è sede di un’università importantissima. L’università significa gioventù e vivacità e infatti non ci si annoia certamente nei numerosi locali. Le dimensioni non sono enormi e la bicicletta è in assoluto il mezzo di trasporto più adoperato e consigliabile anche per un turista. Si possono tranquillamente noleggiare anche all’ufficio del turismo e sono tanto robuste e affidabili quanto incredibilmente leggere da muovere. In bici si può andare dappertutto anche in contromano e veramente le due ruote danno la sensazione di onnipotenza, hanno la precedenza su tutto, ci sono le piste ciclabili in ogni dove e posteggi giganteschi multipiano come quello della stazione centrale. Bisogna però stare attenti, perché il traffico delle biciclette a Utrecht è come quello delle macchine a Milano e anche posteggiare al di fuori dei luoghi deputati, per esempio in centro, non è sempre facile.

Condividi sui social: