Itinerari culturali e città d’arte, manifestazioni caratteristiche ed eventi di grande richiamo sono la nuova frontiera del turismo in Sardegna per allungare la stagionalità. Una tendenza che è stata rilevata da una indagine commissionata dall’Assessorato al Turismo della regione, confrontando i dati dell’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con la soddisfazione delle amministrazioni comunali interessate delle manifestazioni e della campagna promozionale dell’Isola che danza. Nel primo semestre 2011 la Sardegna ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico-artistico.
Cosa piace ai visitatori
Fra le motivazioni dichiarate dagli intervistati, ci sono gli eventi culturali e la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, “un tesoro identitario che in Sardegna vuol dire antichi palazzi e castelli, basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e archeologici” – spiega Luigi Crisponi, assessore al Turismo – “con peculiarità attraenti, come i siti nuragici, e manifestazioni come la sagra di Sant’Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e i Candelieri a Sassari, il Redentore a Nuoro, la Sartiglia di Oristano; o come Monumenti aperti, Dimore sarde, Borghi autentici”.
La scoperta delle città d’arte nel Belpaese
La tendenza dei turisti a scoprire le città d’arte è un fenomeno che coinvolge un po’ tutte le regioni italiane. I dati (provvisori) disponibili del Ministero per i Beni e le Attività culturali e rielaborati, evidenziano che nel primo semestre del 2011 nel Belpaese i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987). Tra le regioni il Lazio ha registrato un tasso di variazione di +22,1%, seguito dalla Calabria con +18,5% e dal Piemonte con +15,3%. I luoghi della cultura statali hanno avuto visto crescere i visitatori del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi con un incremento di 1.751.987 presenze. Le città d’arte sono state le mete di vacanza più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali (+1% sull’anno precedente). Lo stesso aumento visite ai siti archeologici +1% rispetto al 2010. Le località balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte. (08/03/2012)