Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Giornata internazionale della montagna

Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Montagna. Designata nel 2003 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale della montagna è frutto del successo dell’Anno internazionale della montagna dell’Onu del 2002, che ha aumentato la consapevolezza globale sull’importanza delle montagne, ha stimolato la costituzione di comitati nazionali in 78 Paesi e rafforzato le alleanze promuovendo la creazione del partenariato internazionale per lo sviluppo sostenibile in regioni di montagna. Eduardo Rojas-Briales, Vice Direttore Generale del Dipartimento Forestale della Fao, ha dichiarato in un editoriale pubblicato da Repubblica: “Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Montagna, ma … Leggi tutto

Giornata internazionale della montagna

Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Montagna. Designata nel 2003 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale della montagna è frutto del successo dell’Anno internazionale della montagna dell’Onu del 2002, che ha aumentato la consapevolezza globale sull’importanza delle montagne, ha stimolato la costituzione di comitati nazionali in 78 Paesi e rafforzato le alleanze promuovendo la creazione del partenariato internazionale per lo sviluppo sostenibile in regioni di montagna.

Eduardo Rojas-Briales, Vice Direttore Generale del Dipartimento Forestale della Fao, ha dichiarato in un editoriale pubblicato da Repubblica: “Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Montagna, ma a dieci anni da quando è stata istituita dalle Nazioni Unite, le montagne e le loro comunità sono ancora sistematicamente trascurate a livello globale. Oltre il 50% della popolazione mondiale dipende dall’acqua fornita dal territorio montano per bere, per cucinare, per irrigare, per la produzione di energia elettrica, per l’industria. Ma appare ormai evidente che questa situazione non durerà all’infinito. Le montagne si spopolano e molti sono costretti a migrare verso le città perché le opportunità diventano sempre più scarse. L’aver trascurato questi habitat non ha soltanto avuto ripercussioni sulle comunità che vi abitano, ma sta avendo ricadute negative su ogni abitante del pianeta”.

“Come possiamo cambiare quello che sembra un destino ineluttabile per le montagne? – conclude Rojas-Briales – Probabilmente non possiamo fare molto per evitare che le montagne siano tra le principali vittime del cambiamento climatico, ma di certo possiamo intervenire e approntare strategie di adattamento che ne riducano gli effetti negativi. Si può ridurre l’impatto dei disastri naturali, delle inondazioni e dei terremoti se il territorio è gestito in modo più responsabile. Questo significa che occorre lavorare a fianco delle comunità locali, dare loro maggiori strumenti, migliorare le loro condizioni di vita, dal momento che esse nel corso dei secoli hanno sviluppato metodi di gestione del territorio resistenti ai rischi, e far sì che esse diventino i veri custodi e gestori delle montagne invece di essere costretti ad abbandonarle per la città”.

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 (11/12/2014)

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