“Les carnavaliers ont célébré la premiére bataille des fleurs” … “Parabole grandiose, poétique et charmante” … “Originalitè et humour très sportif”… In questo periodo, tutti i giorni in prima pagina su Nice-Matin: il Carnevale. Grandi titoli, grandi foto a colori, eventi del fitto programma, interviste a personaggi, testimonianze e commenti. La grande macchina super perfezionata ha sempre nuove cose da dire.
Innanzitutto il tema di questa 128ma edizione, che è lo Sport, e poi gli ospiti internazionali, da quelli veri a quelli rappresentati dalle “grosses têtes” nelle varie sfilate, dalla battaglia dei fiori alle sfilate notturne, dalla Promenades des Anglais a place Massena e dintorni. Qualche cifra per capire le dimensioni di quello che è ormai uno degli appuntamenti più importanti di Nizza, capace di attirare visitatori, giornalisti, fotografi e televisioni da tutto il mondo.
La grandiosa “macchina” del divertimento
Venti carri articolati su due-tre livelli, elettrici secondo l’impegno ecologico del nuovo carnevale; oltre 50 “grosses têtes” i mascheroni di carta pesta, accompagnati da 110 strutture gonfiabili o meccaniche; oltre cento elementi di animazione, più 60 acrobati, trampolieri, giocolieri, contorsionisti e ballerini urbani; e ancora quelli della “street danse” e 70 gruppi musicali venuti un po’ da tutto il mondo.
Effetti sonori e cannoni di coriandoli sulla folla (20 tonnellate di coriandoli). Tutto preparato nel grande atelier detto “la Maison du Carnaval” dove per mesi lavora una folla di artigiani, scenografi, pittori, scultori, stilisti, costumisti e coordinatori artistici. La battaglia dei fiori vede un lancio di circa centomila fiori di produzione locale: gladioli, mimose, gerbere, margherite, rose, garofani.
Cucina molecolare
Ma il Carnevale di Nizza ha la magia di permeare tutta la cittadina. Piazzette e stradine della parte storica, negozi, caves e ristorantini, tutto porta il segno del Carnevale. Il momento è propizio per avere Nizza al meglio e quindi fare le scoperte giuste per inserire nella propria agendina gli indirizzi che contano; perchè il carnevale finisce, ma a Nizza si ritorna sempre volentieri.
Indirizzi da non perdere? Qualche esempio. Per tutti i gusti, dalle aspettative tradizionali alla avanguardia. Come David Faure, l’attivissimo chef stellato che presenta, nel suo ristorante Aphrodite, la cucina molecolare che sa sorprendere nelle forme e nei sapori. Una delle punte avanzare della proposta gastronomica nizzarda. Sotto il riflettore degli esperti internazionali anche l’impegno di David rispetto ai produttori locali con cui collabora attivamente.
Vini delle Alpi Marittime e gastronomia
Ma i personaggi non mancano, Jean Philippe Gazan, per esempio. Nella sua Cave de la Tour, è un travolgente erede di Gabin e Belmondo. La Cave aperta nel lontano 1947 dal nonno Eugene, è ancora oggi, nelle mani di Jean, un sicuro punto di ritrovo per gli appassionati “des vins des Alpes Maritimes”. Un appuntamento di degustazione accompagnato da piatti improvvisati e di tradizione, dalla tapenade al pesce stocco. Un giro gastronomico non ufficiale ma ben ispirato può passare per il mercato dei fiori per una sosta, sotto la casa di Matisse, al banco di Thereza, figura femminile che sarebbe molto piaciuta a Fellini, per scoprire la sua ricetta di socca e di pissaladière.
Poi c’è la Merende dove Dominique e Danielle Le Stanc fanno virtuosismi di sapori nizzardi accompagnati da equilibrismi tra minitavolini sempre occupati. Piacevoli sorprese anche nei ristoranti d’hotel come a L’Horloge del quattro stelle Grand Hotel Aston, ben posizionato in place Massena, addosso al Carnevale e a due passi dalle strade dello shopping. Agli eleganti tavoli, lo chef Eric Sikora sfoggia, nelle sue “suggestions du jour”, la sua esperienza di Parigi unita alla tradizione nizzarda. Per chiudere il cerchio nella Nizza a pochi passi dalla spiaggia, una sorpresa tutta italiana: Attimi. Con il sottotitolo “acqua, farina, calore”, tre italiani l’hanno recentemente aperto portando tutte le materie prime dalle rispettive zone di origine. Focaccia e pomodori italiani nel piatto ma alle pareti artisti nizzardi come Stephane Blanchard. Un successo.
La regina del Carnevale
Così dal 17 febbraio al 4 marzo, nelle strade di Nizza, sfilano le bellissime majorettes capitanate dalla reginetta del Carnevale. Quest’anno la deliziosa Aurèlie, fino alla kermesse delle “grosses têtes”, le gigantesche maschere che ironizzano sul mondo dello sport e i suoi grandi protagonisti.
Si va da Zidane con il grande bernoccolo paonazzo dei mondiali, alla famiglia reale inglese che si prepara ad ospitare a casa propria le prossime olimpiadi. E la stessa Nizza che ospiterà i campionati del mondo di pattinaggio artistico alla fine di marzo.
Atmosfere Nizzarde
Un tocco di cultura per censurare un po’ la tendenza troppo godereccia (anche se il carnevale lo impone) può essere la visita al Museo D’Arte Moderna e Contemporanea per scoprire o riscoprire grandi artisti legati a Nizza o per nascita o per scelta di vita: da Cèsar a Niki de Saint Phalle, alla scuola di Nizza, a Ives Klein… e sul tetto una passeggiata panoramica su tutta Nizza, anche questa è arte contemporanea!
Ma il vero grande abbraccio della cittadina lo si ottiene passeggiando nelle animate stradine della città vecchia: studi di pittori, botteghe d’arte, ma anche profumi di caffè aromatizzati alla vaniglia e curiosi rami che escono dalle finestre, gabbiani in attesa sulle bancarelle del pesce e note di sassofono che avvolgono i tavolini del bar di una piazzetta… e pochi negozi di souvenir di plastica da Taiwan, anche perché i veri bei ricordi di Nizza si stratificano attimo per attimo, colore per colore , suono per suono, profumo per profumo, in modo assolutamente personale e, senza appesantire il bagaglio, diventano un prezioso, indelebile tesoretto di viaggio.
Per saperne di più: www.franceguide.com e www.nicetourisme.com