“Giù al Nord” è il titolo di un simpatico film francese dove un funzionario postale veniva trasferito per punizione nella regione Nord-Pas de Calais. Questa zona dell’Esagono non gode di grande fama presso i connazionali che la considerano triste e con un clima infame: freddo e piovoso.
Un triciclo e una vela
In effetti, siamo sulle coste del Mare del Nord, stretti tra il Belgio e il Canale della Manica e il clima è quello tipico di quelle latitudini. La temperatura del mare è per noi italiani decisamente freddina ma, in compenso ci sono lunghissime e vaste spiagge con una sabbia fine, ideali per passeggiare o per praticare il “char-à-voile”. Questo è uno sport particolare che si pratica con una specie di triciclo sul quale è montata una vela. Basta un soffio di vento (e da quelle parti è praticamente immancabile) e si riescono facilmente a raggiungere velocità notevoli. La prima (e unica) volta che ho provato ho toccato senza accorgermene i 60 chilometri orari, una sensazione splendida di libertà e un susseguirsi di emozioni, specialmente quando curvavo e la ruota esterna si sollevava. Oltretutto le nozioni basilari di guida sono assai semplici, è tutta questione di sapere posizionare la vela, proprio come in barca ma senza le variabili dovute alle correnti marine. Bisogna stare attenti a correre dove la sabbia è più compatta perché altrimenti è molto facile insabbiarsi.
Le Tourquet Paris-Plage dalle dune sabbiose
La spiaggia più famosa per questa attività (16 chilometri) è quella di Le Touquet Paris-Plage, dove c’è il centro federale francese di char-à-voile. Le Touquet Paris-Plage è anche la località “in” della regione. Creata dal nulla alla fine dell’800 piantumando una vasta zona appena dietro le dune sabbiose è nata come centro sportivo (il suo primo direttore fu addirittura il Barone Pierre de Coubertin, colui che promosse le Olimpiadi moderne), da quasi un secolo, dal 1912, Le Touquet Paris-Plage è un comune autonomo. Gli inglesi si buttarono a capofitto su questa località che oggi è un grande bosco dove si possono ammirare delle splendide ville in stile Art-Decò britannico. A onor del vero anche alcuni mostri architettonici, sintomo che la speculazione edilizia è un male che colpisce tutti… Per farsi passare la rabbia, basta andare in uno dei tanti ristoranti di pesce come per esempio “Aux Pêcheurs d’Etaples”, proprio sul molo di Etaples-sur-Mer, il paese confinante, gestito dalla locale cooperativa di pescatori. In menu quello che il mare ha appena offerto ed è un mare piuttosto generoso!
