Le montagne aguzze del Marienbergbahrien. Terse, aria pulita, lunghe passeggiate e, perché no, anche sentieri percorsi con veloci mountain bike. Sentieri odorosi di pino d’estate e candidamente ovattati d’inverno; percorsi che diventano magnifiche piste da discesa e da fondo. Eppure la magia del luogo non finisce qui.
La notte brillante di stelle si riempie d’incanto, un incanto dato dalle luci che alternano colori in tutte le nuances all’avvicinarsi di questo grande Hotel a forma di cubo, da cui prende il nome “Il Cube”.
I ciclisti, avventurosi pedalatori moderni, una volta giunti all’hotel, possono salire direttamente ai piani superiori in sella alle loro mountain bike grazie a un innovativo sistema di rampe che sono un elemento architettonico geometrico nel cuore dell’albergo.
Vetri e pareti resi “vivi” dal sole
Poi c’è un grande atrio, pensato come spazio vitale, che mette in rilievo l’ampia piattaforma centrale con il grande focolare aperto e circondato da alti pilastri in vetro colorato.
Anche di giorno il Cube è spettacolare, nei suoi quattro lati a specchio si riflettono infatti le montagne, i prati, i raggi del sole, proponendo immagini che a seconda della stagione o dell’ora danno vita ad emozionanti rifrazioni.
Tutte le atmosfere vengono catturate dalle riflessioni del vetro e questo incontro architettonico ricrea la specifica funzionalità di un linguaggio fortemente minimalista.
Info: www.cube-hotels.com
Ardite architetture tra i monti del Tirolo. Foto di Giovanna Dal Magro