Il 12 maggio è Prazské jaro [Primavera a Praga]. Il giorno della morte del compositore ceco Bedrich Smetana, per tradizione dà l’avvio al festival musicale internazionale che rievoca nel titolo un momento cruciale nella memoria storica del Paese. Prazské jaro, che dura fino al 4 giugno, ha radici antiche. Oggi è alla sua 66esima edizione e dal 1946 è stata palcoscenico di importanti artisti: dal debutto europeo del compositore/Direttore Leonard Bernstein alla partecipazione anche di italiani illustri come il Direttore Claudio Abbado e il pianista Maurizio Pollini. Negli anni si sono susseguite orchestre sinfoniche e cameristiche di rilievo, musicisti jazz, compagnie operistiche e drammaturgiche, gruppi di ballo in varie sedi di prestigio in città: l’Obecní dum, la sala Rudolfinum, la basilica sv. Markéty, il museo Kampa.
Il cartellone
Scorrendo l’interessante programma di quest’anno, annunciato ieri a Milano all’Istituto Culturale Ceco, si comincia il 12 maggio con il Poema Sinfonico Má Vlast, [La mia Patria] di Bedrich Smetana. Tra le serate più significative, quella del 18 maggio con l’Ottava Sinfonia di Gustav Mahler, tributo della Filarmonica Ceca diretta da Christoph Eschenbach nel giorno del centenario della morte del compositore, austriaco di cultura ma nato in Boemia.
Il 19 maggio torna a esibirsi la San Francisco Symphony diretta da Michael Tilson Thomas insieme al violinista Christian Tetzelaff. Tra le partecipazioni, la New York Philarmonic (il 24 maggio), le Sonate per pianoforte di Beethoven interpretate da Peter Röse (21 maggio), la soprano Dawn Upshaw (22 maggio). L’attore americano John Malkovich sarà narratore d’eccezione in uno spettacolo che vedrà la partecipazione il 2 giugno dell’orchestra della Wiener Akademie diretta da Martin Haselböck. Chiude Sir Simon Rattle a capo dei Berliner Philharmoniker il 4 giugno. (26/01/2011)
Info
Festival Primavera di Praga
Turismo della Repubblica Ceca