In questi giorni le colate roventi dell’Etna hanno ripreso a fuoriuscire sotto gli occhi attenti degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. Proprio il vulcano siciliano svetta in cima alla classifica dei vulcani europei attivi più apprezzati dai viaggiatori della community Tripadvisor, top ten redatta in base a un indice di popolarità che indica l’apprezzamento degli utenti. In testa, troviamo appunto l’Etna il più grande vulcano attivo d’Europa con i suoi fertili terreni che ospitano vigneti, frutteti e campi coltivati. Al secondo posto il Monte Teide, nelle Canarie. Eletto tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2007, il Monte Teide è il terzo vulcano più grande al mondo ed è ancora attivo, anche se l’ultima eruzione risale al 1909. GALLERIA FOTOGRAFICA
Dalla Scozia alla Grecia
Segue l’Arthur’s Seat, a Edimburgo, in Scozia. Il vulcano spento svetta per oltre 250 metri dominando il paesaggio della città. Il percorso più noto per ammirarlo inizia dall’Holyrood Palace – residenza ufficiale della Regina in Scozia – e sale ripido fino alla vetta. Al quarto posto della classifica troviamo il Vesuvio, ancora attivo, con la sua cima aperta ai visitatori che possono contare su una piccola raggiera di sentieri per le passeggiate. Il Vulcano di Santorini, in Grecia è al quinto posto. Molti viaggiatori amano visitare anche le due isole vicine – Nea Kameni e Palea Kameni – raggiungibili con i traghetti che ogni giorno partono dalla terraferma. Di nuovo la Scozia con Saint Kilda, nelle Isole Ebridi. L’arcipelago si trova a una sessantina di chilometri a ovest delle Isole scozzesi. Resti di un vulcano estinto, queste isole con le loro scogliere e faraglioni costituiscono una importante riserva di uccelli marini nel nord-ovest dell’Europa.
Fango bollente e vapori
Al settimo posto si piazza il Vulcano Solfatara, in Campania, celebre per le sue esplosioni di gas solforico che raggiungono i 160 gradi, per il suo fango bollente e i vapori di carbone. Il vulcano, a una decina di chilometri da Napoli, eruttò l’ultima volta nel 1198. La classifica continua con altri due vulcani italiani: Stromboli, in Sicilia, la cui attività costante ha dato origine al suo soprannome, “Faro del Mediterraneo”, e i Campi Flegrei: rimasti per lo più sommersi coincidono con un grande cratere largo 13 chilometri a ovest di Napoli. L’area conta un totale di 24 crateri e camini vulcanici e dalla vicina città di Pozzuoli si può godere dell’attività idrotermale. Nella mitologia, i Campi Flegrei erano la sede del dio romano del fuoco, Vulcano.
Al decimo posto, infine, c’è l’isola vulcanica Nisyros, in Grecia. Gli scienziati hanno rilevato un forte aumento delle temperature delle furmarole negli ultimi anni. Con molta probabilità è il segnale di una rinnovata attività che potrebbe manifestarsi in un futuro non troppo lontano. (14/01/2011)