Gli antichi cantieri navali, ormai dismessi, sul ponte ovest dell’Isola di Nantes sulla Loira sono un interessante esempio di archeologia industriale. Una parte di questa area è rinata a nuova vita grazie al “Repertorio delle Grandi Macchine Spettacolari”, un inedito progetto urbano che porta la firma dell’architetto Alexandre Chemetoff e del paesaggista Jean-Louis Berthonieu. Nei prossimi quindici anni saranno costruite grandiose macchine e oggetti in movimento in acciaio e legno e un grande parco di attrazione ludico e pedagogico.
Un mondo inventato preso a prestito da Jules Verne, personaggio fantasioso e magnifico che a Nantes deve i propri natali. L’avventura delle “Macchine” è parte integrante della cultura della metropoli francese che si dirama attraverso il percorso urbano, la sua storia e lungo il corso del suo immenso fiume.
Un elefante fra gli hangar
Il progetto, certamente ambizioso, è metamorfosi e principio di sviluppo architettonico; si propone di costruire nel territorio un agglomerato spazi e servizi pubblici nel quale si integreranno le “Macchine Spettacolari” ideate da di Francois Delarozière e Pierre Orefice.
Già attivo è il Grande Elefante alto dodici metri e con un motore di 450 cavalli. Quando comincia a muoversi per la sua passeggiata di 45 minuti lungo gli hangar, gli ingranaggi si azionano, l’animale barrisce, soffia acqua dalla proboscide e i movimenti appaiono reali.
L’elefante è il primo attore delle “Macchine in Movimento”: superbo e perfetto. È certo che Jules Verne non avrebbe mai pensato di poterlo realmente incontrare, proprio nella sua città. (09/11/10)
Sull’isola delle meraviglie meccaniche. Foto di Giovanna Dal Magro