Che il fenomeno del turismo sessuale a danno di bambini e giovani, sia maschi che femmine, sia vecchio come il mondo non è una scusa per accettarlo. Le azioni di repressione e di punizione dei responsabili sono sempre più severe e a questo deve essere aggiunta un’opera di informazione capillare per la prevenzione alla quale sono chiamati tutti i soggetti della filiera turistica. E in Italia?
L’EBNT, Ente Bilaterale Nazionale Turismo, è un organismo paritetico costituito nel 1991 dalle organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative nel settore Turismo. In una nota l’Ente ha evidenziato i risultati del suo terzo osservatorio per l’applicazione della legge 269/98. Per i non addetti ai lavori, è la legge che persegue il turismo sessuale in Italia e nel mondo e che obbliga i tour operator e le agenzie di viaggio a informare i propri clienti sul fenomeno e sulla sua punibilità ovunque ci si trovi.
L’osservatorio, giunto alla terza edizione, ha preso in considerazione compagnie aeree, catene alberghiere e società di gestione aeroportuale. Intervistandone in tutto una cinquantina. I risultati sono stati “sconcertanti”, secondo le parole del presidente EBNT, Gabriele Guglielmi. Solo due catene alberghiere hanno intrapreso in passato politiche di informazione e aggiornamento del personale sullo sfruttamento sessuale di minori, una sola linea aerea ha risposto al questionario e ha attuato le azioni corrette, in più ha informato i clienti e sensibilizzato i collaboratori nelle destinazioni a rischio. Una sola società di gestione aeroportuale (su 28 interpellate!) ha fatto qualcosa sponsorizzando associazioni attive nel contrasto allo sfruttamento.
Senza commenti…
(18/10/10)
Info: www.ebnt.it
Come avrete notato, l’articolo è illustrato solamente da una fotografia. La sola immagine che vorremmo rappresentasse l’universo dei bambini.