Dopo l’approvazione del Codice del Turismo da parte del Consiglio dei Ministri, le principali associazioni di categoria manifestano il loro dissenso nei riguardi del Ministro Michela Brambilla. “Un atteggiamento inammissibile”, commenta Cinzia Renzi, presidente Fiavet/Confturismo, la federazione delle imprese di viaggi e turismo. “Non possiamo più accettare che sulla pelle delle nostre imprese siano prese decisioni di questa portata senza interpellarci”, aggiunge Renzi. “All’interno del decreto, come segnalato direttamente con una lettera al Ministro del Turismo, ci sono elementi tali da compromettere l’esistenza delle Agenzie di Viaggio e dei Tour Operator senza contare che molte delle norme riportate sono da considerarsi “virtuali” vista l’imminente revisione della Direttiva sui Pacchetti Turistici che introdurrà regole nuove nel settore”. Un “Ministero fai da te” è la risposta di Astoi, l’associazione nazionale dei tour operator, che puntualizza in una nota stampa come le procedure seguite “ci rammaricano, in quanto le associazioni di categoria non sono state coinvolte nelle valutazioni circa le problematiche del settore, ne tantomeno per l’identificazione delle soluzioni più appropriate. Ci riserviamo di approfondire quanto stabilito dal decreto e di esprimere, in sede di commissione, le valutazioni ed eventuali proposte di modifica”. (08/10/10)