Se è vero che ‘si vede ciò che si conosce‘, con il Festival della Letteratura di Viaggio che si apre il 30 settembre a Roma questo è amplificato dalle tante sfaccettature che l’esperienza del ‘muoversi’ porta con sé. Giunta alla sua terza edizione, la rassegna ospiterà fino al 3 ottobre mostre, iniziative, lezioni di giornalismo e fotografia, ma anche cinema e teatro per meglio comprendere gli aspetti storici, geografici e culturali che ogni viaggio – piccolo o grande che sia – muove nel cuore e nella testa delle persone.
Organizzato dalla Società Geografica Italiana e da Federculture, con il patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali, il Festival invaderà pacificamente tre luoghi suggestivi della Capitale: Villa Celimontana, con i suoi giardini e Palazzetto Mattei, il Palazzo delle Esposizioni e il bellissimo Tempio di Adriano, già sede della Camera di Commercio di Roma. Una quattro giorni di eventi che ruota attorno al tema “Verso Oriente, il Levante”.
Cose turche…
Un tempo porta di accesso a saperi diversi e ricchissimi, l’Oriente ha sempre affascinato per i suoi molteplici aspetti e si è caratterizzato come ponte di comunicazione geopolitico e culturale. In mezzo, il Mediterraneo e l’Italia, culla di conoscenze. Il Festival punta a una scoperta più profonda dell’Oriente, partendo dal passato ma senza rimanervi imprigionato e puntando piuttosto sull’importante ruolo che ha oggi, nel presente, negli assetti culturali e strategici.
Tante, dicevamo, le iniziative in cartellone. A cominciare da due mostre importanti come quella che inaugura la rassegna a Palazzo delle Esposizioni, “Grande Venezia. Terre e Genti, fino a Istanbul e Alessandria”, per raccontare le diverse forme di narrazione del viaggio (dalla letteratura, al cinema, alla fotografia, al musica, al teatro al fumetto). Carte geografiche, fotografie, libri e atlanti antichi e preziosi che danno corpo all’idea di viaggio che nel corso dei secoli si è sedimentata nel cuore degli uomini.
L’altra mostra – sempre in tema con la rassegna – si intitola “Cose Turche. Racconti di viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo” e sarà ospitata dal 1° ottobre nelle sale di Palazzetto Mattei nella suggestiva cornice di Villa Celimontana su uno dei colli più belli di Roma.
Interviste, incontri, letture
Tuttavia, i numeri della manifestazione che, ricordiamo, è a ingresso gratuito, sono tanti e c’è da scegliere fra le diverse attività a seconda delle proprie inclinazioni. Oltre alle mostre, trovano spazio nella rassegna anche quattro lezioni di geopolitica, geografia, musica e giornalismo; cinque video-interviste esclusive a Claudio Magris, Amos Oz, Paolo Matthiae, Gianrico Carofiglio e Gabriele Salvatores. Oltre a tre premi, venti incontri con più di cinquanta ospiti.
Insomma, di tutto e di più per una manifestazione giovane ma che, nella città con la vocazione turistica più grande del mediterraneo, cerca di proporre una idea critica, colta e personale sul significato del viaggio e della conoscenza. Il Festival consentirà al pubblico di poter accedere a occasioni di confronto e dialogo: si potrà spaziare dalle mete di pellegrinaggio, al teatro con l’Odissea letta in quattro lingue, al più prosaico e goloso viaggio del Babà, il tipico dolce al rum di Napoli. Ma ovviamente non finisce qui. Il programma completo delle attività, iniziative ed incontri è consultabile al sito www.festivaletteraturadiviaggio.it. Per consigli sugli alloggi: hotel a Roma. (29/09/10)