Lunedì 2 Dicembre 2024 - Anno XXII

Arte lombarda dai Visconti agli Sforza

Apre a palazzo Reale una grande rassegna di arte lombarda dal Trecento agli inizi del Cinquecento. E’ tra le prime iniziative annunciate nel programma Expo in città e si affiancherà alla monografica su Leonardo da Vinci

Michelino da Besozzo, Ghepardo (inizi del XV secolo) matita su carta; 16 x 23 cm Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques
Michelino da Besozzo, Ghepardo (inizi del XV secolo) matita su carta; 16 x 23 cm Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques

“Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa” è tra le prime esposizioni d’arte inaugurate in occasione di Expo, nel palinsesto di iniziative correlate in centro città. La mostra è aperta dal 12 marzo a palazzo Reale, si potrà visitare sino a fine giugno, in contemporanea con la stagione di Expo a Rho fiera e sarà presto affiancata, dal 15 aprile prossimo, dalla monografica dedicata a Leonardo da Vinci. Sono stati Skira editore, con il sostegno di Unicredit, a volere per palazzo Reale un’esposizione sulla storia della città e del suo territorio, con un obiettivo dichiarato: richiamare i turisti verso Milano, durante Expo ma anche dopo. Lo stesso Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del comune di Milano, ha parlato di “una mostra importante e affascinante, che racconta il ruolo fondamentale che la cultura artistica lombarda ha avuto tra il Trecento e il Cinquecento, quando in tutta Europa era sinonimo di qualità eccelsa e di straordinari talenti”.

Un racconto di scultura e pittura

Maestro del Libro d’Ore W 323 di Baltimora e bottega del Maestro di Anna Sforza, Libro d’Ore (1440-1450 e 1495 circa) membranaceo miniato Como, Pinacoteca Civica
Maestro del Libro d’Ore W 323 di Baltimora e bottega del Maestro di Anna Sforza, Libro d’Ore (1440-1450 e 1495 circa) membranaceo miniato Como, Pinacoteca Civica

Tra le eccellenze che già il grande pubblico riconosce nei suoi legami con la città è sicuramente Leonardo. La mostra “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” vuole indagare il periodo immediatamente prima, dal Trecento al primo Cinquecento e ha un antecedente autorevole: la rassegna, del titolo identico, del 1958, allestita nel palazzo Reale allora restaurato dopo i bombardamenti del 1943. Questo riferimento storico e, forse, anche simbolico, aiuterà milanesi e visitatori a immergersi in un excursus di 250 opere tra sculture, affreschi staccati, dipinti, manoscritti, opere di oreficeria, vetrate. Non è una mostra facilissima per chi è abituato agli equilibri e allo stile dell’arte rinascimentale ed è un’esposizione, soprattutto, eterogenea, non concentrata solo sulla pittura ma anche sulle manifatture artistiche.

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Da Milano, Pavia, Londra e New York

Maestro degli Osii, Madonna col Bambino (secondo decennio del XIV secolo) pietra; 145 x 64,5 x 55,5 cm Milano, Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Maestro degli Osii, Madonna col Bambino (secondo decennio del XIV secolo) pietra; 145 x 64,5 x 55,5 cm Milano, Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico

I visitatori potranno riscoprire il fascino delle sculture dipinte, il talento che sottende la realizzazione di altorilievi e sculture in marmo, la magia dei dipinti su sfondo oro e l’espressività delle opere di arte gotica. La mostra raccoglie molte opere già in territorio lombardo: alcune vengono dal Museo d’arte antica del Castello Sforzesco, altre da collezioni di Pavia, Brescia e Cremona e da  musei italiani.
Non mancano i prestiti internazionali: come il Libro d’Ore Bodmer, della Morgan Library di New York, il Giovane con freccia di Giovanni Antonio Boltraffio, chiesto al museo Pushkin di Mosca, il manoscritto Ore all’uso degli Umiliati, con iconografia di Bergognone, concesso dalla British Library di Londra e finora mai esposto. Altri prestiti giungono da Parigi, Madrid, Francoforte, Washington, Berlino, Mosca. Gli artisti presenti sono molti e vanno da Gentile da Fabriano a Pisanello, oltre a Giovannino de’ Grassi, Vincenzo Foppa, Bernardo Zenale.

Maggiori informazioni: www.viscontisforza.it

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