Lucca
guarda a un capitolo della sua storia più lontana, l’età tardo antica e medievale, con la prossima mostra che inaugura il 25 settembre, al complesso monumentale di San Micheletto. Una raccolta di cento reperti, manufatti e codici miniati, di produzione locale, chiesti in prestito a enti toscani e di altre regioni italiane, mette una lente d’ingrandimento su un singolo territorio e al tempo stesso ricostruisce i contorni di un’era di transizione, dalla cultura dell’antichità a quella del Medioevo. La rassegna fa parte delle celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Ludovico Ragghianti, studioso e critico d’arte, oggi ricordato dalla Fondazione che porta il suo nome e che trova sede a San Micheletto. Un’occasione per riportare alla luce un’epoca forse meno considerata dal turismo del largo pubblico nella regione.
Monete, avorio e sculture in pietra
I reperti dell’età antica rievocano, per i visitatori di oggi, il fascino di una cultura che è nelle nostre radici; i secoli del Rinascimento spiccano per lo splendore e il rifiorire di tempi rinnovati. L’interesse per il Medioevo si ritrova invece in opere d’arte e oggetti di manifattura che tradiscono le influenze e il confronto di diverse culture, da quella bizantina alla musulmana, dalla tradizione della classicità greco-romana all’emergente ruolo dei popoli del Nord Europa. La mostra inizia con una proposta per gli appassionati di numismatica: una selezione di monete antiche, dal Decanummo di Atalarico al denario argenteo di Carlo Magno. Il corpus espositivo che risale al periodo dal V al XI secolo, prosegue con manufatti in avorio, oreficeria, armi.
Verso la civiltà dei comuni
Bellissima la sezione di sculture in pietra: colonne, pilastrini, capitelli, architravi, transenne e timpani. Si passa poi ai reliquiari – segno dello spirito religioso peculiare del Medioevo – e sono esposti, inoltre, tessuti di provenienza orientale. Fra i testimoni del ruolo della cultura islamica, il Falco in bronzo, che viene esposto insieme al travestimento che lo rese simile a un gallo e che lo vide utilizzato come banderuola sulla basilica di San Frediano, a Lucca. Ai bibliofili è destinata la sezione che presenta, tra gli altri, il manoscritto 490 della biblioteca Capitolare di Lucca, del 787, oltre a diversi codici di età altomedievale, evangelari e raccolte di omelie. Le ultime opere sono di nuovo codici, sculture e monete ma di età più recente, che guardano alla futura nascita dei comuni. Chiude un leone in bronzo con un volto umano: da ricordare, perché é il preludio di una prossima mostra che sarà dedicata all’arte lucchese dal XII al XII secolo.
Lucca e l’Europa. Un’idea di Medioevo (V-XI secolo)
Complesso monumentale di San Micheletto, Via San Micheletto 3, Lucca
Per informazioni: www.fondazioneragghianti.it