Un tempo a percorrerla erano pellegrini provenienti dalle regioni di un’Europa non ancora formata. Portavano con sé un saio, al quale veniva cucito la capasanta – anche detta conchiglia di San Giacomo – simbolo distintivo del pellegrino giacobeo, una zucca vuota piena d’acqua e un bordone per darsi sostegno durante le salite più ripide e per difendersi da eventuali attacchi di animali selvaggi.
Oggi a distanza di un millennio, la stessa strada viene calpestata da viandanti provenienti da tutto il mondo, equipaggiati con sofisticate attrezzature e con in spalla pesanti zaini da trekking.
Un crescendo costante di arrivi
Questa è la Ruta Jacobea, il cosiddetto Cammino di Santiago, la via che da Saint-Jean-Pied-de-Port, dopo un percorso di 800 km, passando dalla Navarra, La Rioja, Castiglia e León, porta a Santiago de Compostela, in Galizia.
Dopo i fasti dell’epoca medievale e il successivo lento declino, dalla fine degli anni Ottanta a oggi, il Cammino sta vivendo un’autentica seconda età dell’oro. Dal giorno in cui, nel 1982, papa Giovanni Paolo II divenne il primo pontefice a recarsi a Santiago percorrendo un tratto del Cammino, lungo le antiche vie del pellegrinaggio compostelano è stato un continuo crescendo di arrivi turistici. Dai 2.500 pellegrini del 1985 si è arrivati oggi agli oltre 130 mila del 2009. Ne sono attesi più di 200mila nel 2010, anno santo giacobeo.
Non solo a piedi, ma in bici e a cavallo
Il cammino sembra essere lo stesso calcato nel medioevo dai primi devoti che percorsero il nord della Spagna grati a San Tiago (San Giacomo) per avere liberato la penisola iberica dai mori. Ad aver subito una mutazione “quasi genetica” sembra invece il viandante. Il fu homo viator, viandante, pellegrino-camminatore spinto dalla forza della fede cattolica, oggi si è trasformato in un più laico turista slow alla ricerca di un “qualcosa” di spirituale (non meglio definito) o di un maggiore contatto con la Natura Madre. Anche i mezzi di trasporto non sono più unicamente i piedi e la forza di volontà. Cavallo e bicicletta sono gli altri due mezzi più gettonati. Ma qualunque siano le motivazioni a spingere ancora oggi migliaia di uomini lungo questo pellegrinaggio e qualunque siano i mezzi con cui lo percorrono, ciò che rimane immutabile nel tempo è l’emozione interiore con cui il viandante, giunto all’approdo, si appresta ad abbracciare la statua di San Giacomo contenuta dentro la Cattedrale.