È un viaggio corto dalla Malesia all’Indonesia. Un’ora e mezza d’aereo che in qualche modo s’accorcia di mezz’ora. Forse il pilota ha fretta e forza l’andatura o forse è vera la sensazione che andare verso sud sia come andare in discesa. Si attraversa l’equatore e ci si trova all’improvviso ad una latitudine australe.
A me fa una certa impressione il cambio d’emisfero. Cambio di cielo. Si può apprezzare davvero solo conoscendo le stelle. È emozionante vedere un cielo completamente diverso, è come stare su un altro pianeta. . (…) Volare oltre l’equatore ed aspettare la notte è un’attesa eccitante. (…) L’aeroporto Soekarno-Hatta di Jakarta è bellissimo. Sembra un resort di un’isola dell’Oceania. Due semicerchi di bungalow a schiera. (…)
A Jakarta c’è chi mi aspetta. Nello studio dell’indonesiano ho praticato un po’ chattando con qualcuno, nella fattispecie qualcuna; Evi, che si presenta all’aeroporto. I primi, momenti sono difficili ma il desiderio di comunicare e tanto. Non abbiamo una lingua in comune, non possiedo nemmeno un dizionario, solo un quadernetto di appunti. La. terapia d’urto è l’unica strada possibile ed e vero che iniziare di botto a parlare una lingua, è il metodo più efficace. (…)
Jakarta è una metropoli sterminata, quasi quanto Città del Messico. Tuttavia è una città rada, si viaggia in un’ eterna periferia. Le strade sono ampie come autostrade, dense di un traffico che spesso si trasforma in ingorgo. La parte nord di Jakarta è ancora chiamata Batavia il vecchio nome olandese della città al tempo del colonialismo. Jakarta è una città pressappoco ovale, allineata nella sua più lunga estensione secondo la direzione nord-sud. A nord si affaccia sul mare, ma come in ogni grande porto, esso non è facilmente raggiungibile. Per arrivare a Batavia, dal centro città si prende l’unico, autobus o ancor più facilmente in treno dalla stazione Gubeng alla stazione Kota. (…) Il centro di Batavia è una piazza chiamata Taman Fatahillah sulla quale si affacciano due importanti musei e il rinomato Café Batavia.
Il Wayang è un bellissimo museo monotematico. Wayang significa marionetta, il teatro delle marionette a Java è molto antico. Quello tradizionale è fatto con marionette di cuoio traforato che sono mosse dietro un telo, un teatro delle ombre. In questa forma si chiama wayang kulit. I soggetti derivano tutti dai due grandi racconti epici della cultura indù, il Ramayana ed il Mahabharata, cosicché le marionette provenienti dalle diverse isole rappresentano sempre gli stessi personaggi. Questo rende il museo Wayang una cosa davvero interessante perché attraverso il differente modo di vedere, interpretare, intagliare tali personaggi, risaltano le differenti culture. (…)