I mosaici ravennati inaugurano la stagione estiva il prossimo 10 luglio con l’apertura serale. Dalle 21 sino alle 23, alcuni tra i più preziosi monumenti della città d’arte si potranno visitare “in notturna”.
Ravenna inizia l’estate con un calendario di appuntamenti pensati per soddisfare le diverse tipologie di turisti che affollano le spiagge vicine, aprendo alle iniziative culturali. Splendide di giorno, le opere musive d’epoca bizantina daranno nuove suggestioni dopo il tramonto e saranno accompagnate da eventi musicali, letture e spettacoli.
Si vedrà, di notte, il cielo stellato del mausoleo di Galla Placidia, mentre sul sagrato di Santa Maria Maggiore sono previsti concerti di jazz, musica classica e popolare. Alla basilica di San Vitale si tiene, come ogni anno, il festival internazionale d’organo giunto alla 48esima edizione. Vengono a Ravenna musicisti d’organo e di ottoni come il polacco Slawomir Kaminksy, Eric Dalest, francese, il tedesco Duo Engelhardt e gli italiani del Labirinto Armonico e Roberto Antonello.
Meraviglie Unesco
Per il valore artistico e storico dei mosaici, ma non solo, Ravenna vanta otto patrimoni mondiali Unesco: Galla Placidia, il battistero Neoniano e quello degli Ariani, la cappella arcivescovile, il mausoleo di Teodorico e le basiliche di Sant’Apollinare Nuovo, San Vitale e poco distante Sant’Apollinare in Classe. Rientra nel calendario delle aperture serali il Mausoleo di Teodorico, il monumento funerario in pietra del 520 dopo Cristo: si potrà visitare il 10 e il 24 luglio e il 7 agosto; ma saranno visibili anche la Domus dei tappeti di pietra e il complesso di San Nicolò.
Uno sguardo al passato e al presente, proprio per l’arte del mosaico, sarà possibile grazie alle visite guidate gratuite organizzate ogni venerdì sera, in luglio e agosto. Si parte dalla Collezione dei mosaici contemporanei del museo d’arte della città e si entra infine in una bottega del centro storico, dove si può vedere dal vivo un atelier, osservando come si lavora oggi con i tasselli di vetro.
Le ville della Stabiae antica nella mostra Otium Ludens
Chiude il tour culturale una visita alla mostra archeologica Otium Ludens, ospitata dal complesso di San Nicolò, anch’essa con aperture serali. Prevista sino al 4 ottobre, la rassegna presenta 170 reperti provenienti dalle ville di Stabiae Antica, di età romana, poi sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. I novantacinque affreschi, cinque stucchi, venti bronzi e gli oggetti in marmo, ferro, vetro, terracotta, mostrano come l’elite romana viveva il proprio tempo libero nelle ville del napoletano che, oggi, si potrebbero paragonare a “luoghi di villeggiatura”.
I reperti sono già stati esposti a San Pietroburgo e Hong Kong. La mostra ravennate è l’unica tappa italiana della rassegna che, è stato annunciato, dovrebbe poi trasferirsi in Canada e negli Stati Uniti. In mostra figurano alcuni pezzi restaurati di recente e nuova, solo per l’edizione di Ravenna, è la presenza degli unici reperti della villa del Pastore, la statua del Pastore e un “labrum”, una vasca, entrambi di marmo. (3/7/09)