Neel è un affermato anestesista di origini indiane che vive a San Francisco. Un uomo che è fiero del suo lavoro e della propria capacità di decisione, dentro e fuori la sala operatoria. Perciò pensa di poter gestire semza difficoltà la richiesta di sua madre che lo richiama in India perché sposi una brava ragazza indiana, secondo la tradizione. Ma Neel ha già una fidanzata a San Francisco, e una carriera ben avviata: un matrimonio combinato è l’ultima cosa che gli passa per la testa.
Leila è un’insegnante nel villaggio della famiglia di Neel. Ha trentacinqueanni, ma ancora non è stata promessa a nessuno: la sua famiglia è troppo povera per procurarle una dote, e poi si vocifera di una sua antica amicizia, una relazione segreta, con Janni un ragazzo musulmano. I destini di Neel e Leila si incontreranno nel più improbabile dei matrimoni, e i due dovranno lottare per conciliare i propri desideri con le aspettative delle famiglie, mentre l’apparente libertà americana si confronterà con le tradizioni e le usanze indiane.
La moglie indiana segna l’esordio di un’autrice che ha sperimentato in prima persona il distacco dalla nativa India e l’immigrazione negli Stati Uniti d’America, in un romanzo capace di ricreare per il lettore tutto il complesso e contraddittorio fascino di un mondo esotico.