All’apertura dell’anno scolastico, quando infuriava la polemica nei confronti della riforma promossa del titolare del dicastero dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, dei tagli, delle misure tese a limitare i fenomeni di bullismo all’interno degli istituti scolastici, in questo battibeccare di posizione è arrivato in libreria il libro di Giovanna Bandini Lezioni d’amore. Un romanzo che ci racconta la scuola di ieri e di oggi, attraverso lo sguardo di una protagonista che abbracciare la doppia anima dell’istruzione, quella degli studenti e quella dei professori.
La protagonista è Bianca, una giovane e bella professoressa che conserva un ricordo limpido e allegro dei suoi anni di liceo e che fa il gioco di ‘ora e allora’, mettendo a confronto il suo passato di studentessa in un antico ginnasio di Roma con il suo presente di insegnante precaria in un istituto gestito da una preside-manager. Il contrasto che emerge è impietoso, quasi tutto a sfavore del presente. Bianca ha trent’anni eppure sembra una professoressa di vecchia data. Poi accade qualcosa e il gioco, per lei, rischia di farsi pericoloso. La linea d’ombra è sottilissima, basta un nulla per precipitare nei buchi della memoria e credersi ancora nell’età sfrontata del primo amore. L’incontro con Allan, alunno ribelle, mette in crisi le sue certezze e il suo stesso ruolo, costringendo Bianca a fare i conti con una spina che da molto tempo le graffia il cuore. Finita in una classe dove le ragazze si ritoccano il trucco, i ragazzi parlano di calcio, i colleghi oscillano tra il depresso e il furioso, Bianca cercherà di trovare uno spiraglio nel disagio arrogante degli adolescenti e nella sua stessa crisi sentimentale.
Fra vecchi bigliettini e moderni sms, studentesse al limite dell’anoressia, antichi compagni di classe e nuovi legami, Lezione d’amore racconta una scuola in cui la voce dello studente e quella del professore si scoprono totalmente vicine da diventare una cosa sola.