Sabato 19 e Domenica 20 luglio presso la Diga Enel di Bissina in Valle di Daone (TN), 50 atleti di dodici nazioni si sfideranno arrampicandosi sul percorso della Speed Rock, quarta delle sei prove di Coppa del Mondo di arrampicata sportiva specialità speed. Il campo di gara è la diga Enel di Bissina a 1.800 metri di quota, una muraglia di 85 metri in perfetta verticale dai quali sono ricavati i 25 metri di parete, per quella che è in assoluto la prova più lunga e più dura dell’intero circuito di Coppa del Mondo.
In gara anche i due atleti russi che detengono il record maschile e femminile
Nel mezzo del programma, lo spettacolo in parete offerto dai vigili del
fuoco e Spiderkids, manifestazione riservata ai più piccoli. Una
delegazione di atleti disabili russi sarà presente per rendere una
dimostrazione in parete e per anticipare il 2009, anno in cui verrà
celebrata una competizione completamente dedicata al mondo della
“Paraclimbing”.
I record maschile e femminile della competizione appartengono a due atleti russi: Evgeny Vaytsekhovsky e Valentina Yurina rispettivamente in 15,66 e 26,36 secondi, che saranno regolarmente in gara insieme ad altri grossi nomi di questa disciplina come i polacchi Tomasz Oleksy ed Edyta Ropek, il cinese Qixin Zhong e venezuelani Manuel Escobar e Leonel De Las Salas.
Per l’anno prossimo si pensa a un meeting di bouldering
Le origini di questo sport risalgono agli anni ’70 nell’ex-Unione Sovietica. In Italia si inizia nel 1997 in Val d’Aosta, sulla diga ENEL di Beauregard nel Comune di Valgrisenche. A Daone la convenzione per l’utilizzo di parte della parete della Diga Enel di Bissina per realizzare una palestra per l’Arrampicata è del 2000. Un anno più tardi, nel luglio 2001, l’inaugurazione con la prima versione di Speed Rock. A disegnare la traccia in parete sulla diga di Bissina, Jackie Godoffe, prima grandissimo campione della velocità, ed oggi esperto tracciatore a livello mondiale.
Per il 2009 l’idea è quella di promuovere un meeting di bouldering, (l’arrampicata senza assicurazione solo con l’ausilio di un materassino o crash pad che protegge la caduta per risolvere particolari sequenze di movimenti, in genere pochi, estremamente duri) per il quale si sta già lavorando per sistemare ed innovare alcune vie di arrampicata in falesia con l’appoggio del Comune di Daone.
Per saperne di più:
www.speedrock.it