Dopo l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti ed Elio Petri, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ricorda un altro grande protagonista della storia del cinema italiano scomparso nel 1997: Marco Ferreri.
Il tributo comprende una mostra fotografica alla Mole Antonelliana e una retrospettiva cinematografica al Cinema Massimo.
La mostra, a cura di Alberto Barbera, è allestita fino al 2 giugno nell’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana. La rassegna raccoglie in tutto100 immagini di grande formato che raccontano con foto di scena e di set questo grande autore del cinema europeo.
Le 70 fotografie ospitate sulla rampa elicoidale sono state scattate da Fabian Cevallos, il fotografo che ha seguito Marco Ferreri sul set di molti suoi film. La cancellata esterna della Mole Antonelliana ospita invece 30 immagini di grande formato provenienti dall’archivio personale del regista e donato dalla moglie Jacqueline al Museo Nazionale del Cinema nell’autunno 2007.
La retrospettiva cinematografica in programmazione invece al Cinema Massimo fino al 27 aprile ripercorre le principali tappe artistiche del regista: da “El pisito” del ’58, passando per “La donna scimmia” del ’64 fino a “La casa del sorriso” del ’91. Il costo del biglietto per assistere alla visione è di 5 euro.
Dai primi passi con Lattuada fino all’Orso d’oro nel ’91
Nato a Milano nel ’28, Marco Ferreri muove i suoi primi passi nel cinema come attore nei film di Alberto Lattuada “Il cappotto” (1952) e “La spiaggia” (1954), si trasferisce poi in Spagna dove incontra lo sceneggiatore Rafael Azcona con il quale collaborerà per buona parte della sua carriera di regista; con lui dirige tre pellicole, “El pisito” (1958), “Los chicos” (1959), “El cochecito” (1960) prima di ritornare in Italia.
Incappato più volte nella censura, ha rappresentato con il suo cinema grottesco e paradossale la vita e i dilemmi quotidiani dell’uomo, passando attraverso temi come la religione, il sesso e gli eccessi. Ha ottenuto numerosi consensi dalla critica nel corso di tutti gli anni ’70, girando, tra gli altri, “Dilliger è morto” (1968), “La grande abbuffata” (1973) e “Non toccare la donna bianca” (1974). Nel 1991 è Orso d’oro al Festival di Berlino con “La casa del sorriso”.
“La decisione di Jacqueline Ferreri di donare l’archivio personale del marito al Museo Nazionale del Cinema di Torino – ha sottolineato Alberto Barbera, Direttore del Museo Nazionale del Cinema – è un segno di apprezzamento dell’attività svolto con passione e dedizione dal nostro ente. L’archivio di Marco Ferreri è un fondo di grande interesse, composto da soggetti, liste dialoghi in varie lingue, sceneggiature originali di molti suoi film, nonché alcuni premi e, soprattutto, una selezione di oltre 2700 fotografie di scena e di set, che si riferiscono a quasi tutti i lavori della sua lunga e preziosa filmografia”.
L’omaggio è completato da due pubblicazioni realizzate dal Museo Nazionale del Cinema: il catalogo “Marco Ferreri. Testimonianze fotografiche di Fabian Cevallos”, che raccoglie tutte le istantanee esposte in mostra, e il volume “Marco Ferreri”, a cura di Adriano Pintaldi.
Per informazioni:
Marco Ferreri. Il cinema, i film (4 aprile – 2 giugno 2008)
Testimonianze fotografiche di Fabian Cevallos e dell’archivio personale del regista
Museo Nazionale del Cinema
Mole Antonelliana – Via Montebello, 20 – Torino
Tel. 011 8138511
info@museocinema.it
www.museocinema.it
Orari:
mar. mer. gio. ven. dom.: 9.00 – 20.00 (ultimo ingresso ore 19.15)
sab.: 9.00 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.15)
lunedì: chiuso
Biglietti:
Museo Nazionale del Cinema + Ascensore Panoramico
Intero: € 8,00 Ridotto: € 6,50 Ridotto giovani: € 4,50
Museo Nazionale del Cinema
Intero: € 6,50 Ridotto : € 5,00 Ridotto giovani: € 2,00
Ascensore Panoramico centrale
Intero: € 4,50 Ridotto: € 3,20