Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il 2 marzo la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate

La confederazione per la mobilità dolce ha annunciato una serie di eventi in tutta Italia. Per promuovere i treni turistici o la conversione delle linee dismesse a piste ciclabili

Carro bici a Casella in provincia di Genova
Carro bici a Casella in provincia di Genova

È stata proclamata domenica 2 marzo la prima giornala nazionale delle ferrovie dimenticate a cura di CoMoDo, Confederazione per la mobilità dolce. Una manifestazione che si snoda su tutta Italia, organizzata a livello locale dai diversi gruppi aderenti da Lega Ambiente a Wwf, Federparchi, Italia Nostra. Il calendario ad oggi prevede circa 40 eventi come escursioni in bici, viaggi turistici sui percorsi dei treni locali, itinerari guidati a piedi, mostre e convegni.
“Vogliamo richiamare l’attenzione sul grande patrimonio delle ferrovie minori che abbiamo in Italia”, spiega Albano Marcarini, presidente di CoMoDo. “Circa 5700 chilometri di ferrovie dismesse potrebbero essere riconvertite in piste ciclabili. I tratti che sono ancora in uso, ma con servizio ridotto, potrebbero servire dei percorsi turistici anche perché spesso attraversano coste e territori splendidi, che potrebbero essere ancora meglio valorizzati”. La giornata nazionale delle ferrovie dimenticate nasce per promuovere i nuovi progetti di “mobilità dolce”, lenta ed ecologica come le passeggiate a piedi, su due ruote o su un treno, evitando, quindi, l’automobile.

Il paesaggio dopo la galleria Bucapane
Il paesaggio dopo la galleria Bucapane

 “Lungo i chilometri di ferrovie dismesse sono stati tolti i binari, restano però la massicciata e il percorso che sarebbe ideale per una pista ciclabile”, osserva Marcarini. Perché protetto, sicuro e in grado di offrire itinerari spesso immersi nella natura. Come per i 600 chilometri di ferrovie abbandonate in Sicilia o il tratto che attraversava il parco nazionale del Pollino, in Calabria. La seconda possibilità è quella dei treni turistici: “sulla scia di esperienze già presenti in Spagna e in Francia e anche in Italia”, aggiunge Marcarini. “decine di piccole linee ferroviarie, dal Trenino Verde in Sardegna alle ferrovie appenniniche abruzzesi, dalla rete delle Calabro-Lucane e quella delle Ferrovie Padane attendono un consistente rilancio come ferrovie turistiche”.
La giornata del 2 marzo sarà annunciata, la settimana prima, dalla “maratona ferroviaria”, un viaggio di presentazione delle iniziative che partirà da Milano e arriverà a Roma su treni locali. Impiegherà due giorni e proverà a richiamare l’attenzione su una forma diversa di mobilità. “Le iniziative sono tutte locali a cura delle diverse associazioni confederate in CoMoDo”, sottolinea Marcarini, “ma è importante che si lavori tutti con un obiettivo comune”. L’intenzione dei promotori è anche quella di sostenere un progetto di legge presentato già nel 2006 in Senato, per il recupero delle ferrovie abbandonate. La Finanziaria 2008 ha stanziato 2 milioni di euro per la riconversione in piste ciclopedonali. Non è molto, ma è un inizio “che potrebbe portarci a nuovi risultati”, conclude Marcarini.

Per informazioni: www.ferroviedimenticate.it

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