Il paese dei balocchi. Ecco come mio figlio di otto anni ha descritto Disneyland Paris a un amico della medesima età. “Siamo stati dai Pirati dei Caraibi”, ha raccontato, “dove c’erano due discesoni sull’acqua che la prima volta mi hanno fatto un po’ di paura, ma era bellissimo. Poi siamo saliti su una navicella spaziale che viaggiava a grande velocità, precipitava tra le stelle e i pianeti, sotto una pioggia di meteoriti e si lanciava in picchiata tra i grattacieli: super-emozionante! Bisognava attaccare le cinture come in aereo perché si ballava parecchio.”
Oro colato le parole del bambino. Nel viaggio virtuale verso la luna (Star Tours) a bordo dell’esploratore spaziale Starspeeder-3000, il movimento è reale e persino gli zaini disposti sotto i sedili a fine corsa erano stati catapultati lontano dai rispettivi proprietari. Resa eccellente per questo “trip” di pochi minuti che coinvolge grandi e piccini.
Pistole a raggi laser (non “letali”)
Siamo nel Parco Disneyland, che è il più grande e il più bello dei due parchi del resort alle porte di Parigi, con cinque aree tematiche. A Discoveryland, l’area delle esplorazioni. A pochi passi di distanza da Star Tours ci fermiamo più volte nei due giorni del nostro soggiorno: nostro figlio di sei anni stravede per Buzz Lighyear Laser Blast, dove utilizziamo per la prima di numerose volte il comodo sistema del Fastpass per evitare la coda, inserendo il biglietto d’ingresso nell’apposito distributore e tornando sul posto all’ora indicata nel tagliando che viene emesso. I bambini, che in questo videogioco interattivo a grandezza reale, diventano i protagonisti aiutando Buzz a salvare i giocattoli, impazziscono dalla gioia sparando da speciali vetture in movimento con le pistole laser in dotazione, noi ci lasciamo poco alla volta coinvolgere. Ecco come può vivere Disneyland chi pensava che non ci avrebbe mai messo piede nella vita e invece si è pure divertito tornando bambino con i bambini, rituffandosi nei ricordi d’infanzia e abbandonandosi al gioco.
a Disneleyland Indiana Jones, accanto a Dumbo e al Cappellaio Matto
A Discoveryland, per concedersi una pausa di riposo, merita lo spettacolo in 4D “Honey I shrunk the Audience”, coinvolgente “show” ricco di effetti speciali nel quale gli spettatori vengono rimpiccioliti fino (quasi) alla dimensione di formiche, insidiate da serpenti e topolini. Se ai comandi di un razzo il viaggio in aria di Orbitron è adatto anche ai bambini di quattro anni, le vertiginose giravolte a tutta velocità e i giri a testa in giù nelle “ruote della morte” di Space Mountain Mission-2 (a Discoveryland) ma anche di Indiana Jones e il Tempio del Pericolo (nell’area tematica di Adventureland) che possono in teoria affrontare anche bambini che raggiungono il metro e quaranta di statura, in realtà vogliono cuori audaci e passione adrenalinica per la rapidissima accelerazione. Emozionanti, senza stordire, le discese sul trenino da miniera di Big Thunder Mountain, nel vecchio West a Frontierland, che si tuffa nelle gallerie in montagne russe adatte anche alle mamme che non vogliono perdere la testa. Se la giostra è da sempre simbolo di puro svago, odore di frittelle e luna park, in questa città dei sogni ci sono “giostre” per tutti i gusti: volteggiare nei cieli di Londra in compagnia di Peter Pan, sollevarsi in volo con Dumbo, viaggiare attraverso i cinque continenti, incontrare la regina-strega nel mondo di Biancaneve o venire “shakerati” nelle tazze rotanti di Mad Hatter’s Tea Cups (il Cappellaio Matto di Alice) per stomaci da lupi di mare (abbiamo visto “crollare” anche papà che non soffrono le tempeste).
Gli eroi di Disney. Praticamente immortali
Fantasyland è il regno dei più piccoli e delle bambine incantate da bacchette magiche, abiti luccicanti e “paillettes”. All’altro dei due parchi del resort, Walt Disney Studios, dedicato al mondo dei cartoon Disney, andiamo l’ultimo giorno: le due nuove attrazioni sono sempre molto gettonate: Cars, una corsa sulle macchinine impazzite adatta anche ai più piccoli e Nemo, uno spericolato percorso in fondo al mare, ispirato al film del celebre pesciolino, che toglie il fiato con effetti speciali, luci, suoni e immagini supertecnologiche che ricreano il turbinio della corrente orientale australiana. I più piccoli, ma anche i genitori che vogliono ripercorrere le storie dell’infanzia, apprezzano Animagique, un viaggio musicale tra i più famosi classici Disney; i più grandi e i grandi stessi si fanno prendere da Studio Tram Tour: un percorso su un trenino dietro le quinte cinematografiche, apparentemente tranquillo fino al “coup de théâtre”: davanti a un set montano, impazza un tremendo temporale con tanto di inondazione; il trenino vacilla sotto i colpi dell’acqua finché all’improvviso divampa uno spettacolare incendio: i colpi di scena sono all’ordine del giorno a Disneyland, l’effetto “sorpresa” vincente.
Disneyland il regno fatato dei pop-corn e dei “cheese-burger”
E pensare che credevamo di annoiarci: invece abbiamo staccato la spina in famiglia come non succedeva da anni. E’ questo il bello del resort: a lasciarsi andare, genitori e figli possono davvero divertirsi insieme. Sulla giostra (in senso lato) con i piccoli, su e giù per attrazioni fantasmagoriche, occhi sgranati davanti a spettacoli fenomenali, tra popcorn e patatine, hamburger, pizze e “tacos” proprio come non si dovrebbe fare. Una dritta? Se pensate di stancarvi di junk food, prenotate la cena al ristorante che più vi piace appena arrivati in albergo, altrimenti è quasi impossibile trovare un tavolo all’ultimo minuto. Ma è un peccato: se anche i pasti non sono regalati nel mondo delle fiabe, il rapporto qualità prezzo è più interessante nei ristoranti che nei chioschi “on the way” (ai quali è semmai meglio preferire i negozi su Main Street oppure il Disney Village, area interamente deputata allo shopping e alla ristorazione).
Che sia per assaggiare una “bisteccazza” all’americana – e gli americani, si sa, di carni se ne intendono – nell’atmosfera western del Silver Spur Steakhouse, oppure “seafood” accompagnato da riso alla creola al Blue Lagoon Restaurant, nell’intrigante, tenebrosa ambientazione del set dei Pirati dei Caraibi, attrazione che è imperdibile per i bambini, grandi conoscitori della trilogia cinematografica che l’ha ispirata, con relative incursioni e forti emozioni come l’incontro con il famoso Jack Sparrow, con il quale i nostri figli si sono immancabilmente fatti fotografare: anche questo è Disneyland.