Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

In calo le vacanze sulla neve

I dati a consuntivo di Federalberghi confermano le previsioni: il caldo inverno dei mesi scorsi ha scoraggiato viaggi e soggiorni in montagna

Fonte: Federalberghi/Dinamiche
Fonte: Federalberghi/Dinamiche

Nessuna sorpresa nei dati sul turismo invernale diffusi da Federalberghi pochi giorni fa per il periodo da gennaio a marzo 2007. L’alta temperatura atipica che ha caratterizzato l’intera stagione sciistica ha ridotto numeri e consumi delle vacanze in montagna, sia per i soggiorni lunghi, le settimane bianche, che per le gite brevi del fine settimana.
Negli ultimi tre mesi gli italiani che hanno rispolverato sci e scarponcini sono stati cinque milioni mentre l’anno scorso erano stati quasi 6 milioni. Fra questi appassionati, che hanno spesso trovato piste attrezzate con neve artificiale e impianti aperti a macchia di leopardo, quasi 2 milioni si sono concessi un’intera settimana sugli sci, quando nel 2006 erano stati circa 2 milioni e 500 mila. 3 milioni di maggiorenni, precisa la ricerca, hanno scelto la formula dei week end, per una media di circa due fine settimana a stagione mentre fra coloro che sono stati in settimana bianca 500 mila hanno speso poi un secondo tour di due giorni sulla neve. Tutti i dati sugli afflussi mostrano un calo, prevedibile, data l’assenza di neve naturale e il succedersi di temperature più alte della media stagionale in tutta Europa. La flessione si sente anche nei risultati della spesa procapite e nel giro d’affari complessivo: 3,9 miliardi di euro contro i 4,5 miliardi del 2006.
L’indagine è stata realizzata da Federalberghi e dall’istituto Dinamiche, su un campione di 3600 maggiorenni intervistati nei giorni dal 12 al 16 marzo. Il campione è stato scelto per essere rappresentativo di circa 47 milioni di persone sulla popolazione italiana. Ultimo dato interessante è la scelta della destinazione: il Trentino Alto Adige si conferma come la regione più amata, con il 41,6 per cento della domanda, anche grazie all’altitudine delle vette e agli impianti attrezzati; vengono poi il Veneto con il 9,8 per cento delle richieste, la Lombardia, 8,6 per cento, l’Abruzzo, 7,9 per cento.

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