Un Parco nazionale vasto e non molto “conosciuto”, quello della Val Grande, situato a ovest del lago Maggiore e a nord di quello di Mergozzo e della Val d’Ossola, sino a confinare a sua volta a nord con la Val Vigezzo.
Quattro sono gli itinerari suggeriti, frutto di una profonda conoscenza dei luoghi e di un genuino amore per la montagna; requisito indispensabile per assaporare nelle sue molteplici sfumature il “contatto” con una delle riserve più belle delle nostre Alpi.
Primo itinerario, località “In La Piana”
Dalla Val Loana all’Alpe di Scaredi, sino alla località In La Piana si sviluppa un tracciato segnalato e ben visibile. Si tratta, tra l’altro, di una delle escursioni più frequentate. E’ richiesto un discreto grado di allenamento; il tempo di percorrenza è intorno alle quattro ore per la sola andata, particolare questo che rende quasi obbligatorio il pernottamento a In La Piana, nella casermetta, oppure portandosi appresso il proprio tendino da campeggio.
Per raggiungere la Val Loana, si segue la strada statale che da Domodossola sale in Val Vigezzo. Raggiunto il paese di Malesco si prosegue per la Val Cannobina e appena fuori l’abitato, sulla destra, s’imbocca la carrozzabile asfaltata che sale in Val Loana (sette chilometri da Malesco).
Lasciata l’auto o il camper furgonato nel piazzale asfaltato al termine della carrozzabile, in località Fondighebbi (1256 metri) si prende lo sterrato sulla sinistra e si prosegue fino in fondo all’ampio pianoro, ricco di pascoli.
Attraversato il torrente, si sale sul sentiero a volte lastricato fino a raggiungere le baite dell’Alpe Cortenuovo (1792 metri). Proseguendo sulla sinistra, sempre su sentiero, si arriva in breve all’Alpe di Scaredi (1841 metri) situata poco sotto l’omonima Bocchetta. Da Scaredi (eccezionale panorama sul Parco) si scende lungo il sentiero a mezza costa in Val Portaiola. Superato un torrente, sulla destra sono ben visibili i ruderi dell’Alpe Boschelli (1420 metri) distrutto da una gigantesca valanga nell’inverno del 1986; anche buona parte del bosco di faggi secolari sopra l’alpe è andato distrutto.
Ora il sentiero si inoltra nel bosco scendendo sino a sfiorare nuovamente il torrente. Risalendo le faggete si perviene all’Alpe Portaiola (1288 metri). Sempre nel bosco, si perde quota con numerose serpentine ben disposte fino al torrente proveniente dalla Val Rossa; su di una passerella sospesa lo si attraversa e nel volgere di poco tempo si giunge nei prati dove è situata la nuova caserma-rifugio delle Guardie Forestali. Salendo a sinistra verso il piccolo promontorio si incontra la vecchia casermetta della forestale divenuta bivacco incustodito, in località In La Piana (990 metri).