È un anno importante questo per l’Irlanda. Cork, seconda città della Repubblica, è stata eletta “Capitale Europea della Cultura 2005”. Un evento che per ripetersi nuovamente dovrà attendere il 2031. La manifestazione è organizzata da società indipendenti ed è supportata con budget di 13.5 milioni di euro finanziati dal Cork City Council e dal ministero delle Arti, Sport e Turismo, a cui si sono aggiunti fondi di sponsor.
Il cartellone degli eventi, la cui regia è affidata a John Kennedy e che saranno in grande parte ad ingresso gratuito, contempla otto sezioni, una quarantina di grandi progetti fra mostre e festival di musica e cinema, performance teatrali ed un’infinità di intrattenimenti per un pubblico di tutte le età.
Per la parte musicale meritano menzione: l’esibizione degli Ethnic Voices (nell’ambito del famoso International Choral Festival), il concerto della West Cork Chamber Music Festival e il programma di respiro internazionale del Cork Jazz Festival. Vi è poi l’agenda degli appuntamenti gastronomici fra cui spiccano il Midleton Food & Drink Festival 2005, Trad Lunch – una festa dei sapori accompagnati da musica tradizionale irlandese – e il Wine Heritage, che celebra la poco nota tradizione vinicola irlandese. “Il programma di Cork 2005 include il meglio nell’ambito di architettura, artigianato, danza, design, film, cibo, letteratura, musica, sport e arti visive”, sottolinea John Kennedy.
Bella e a misura d’uomo
“Cork è una bellissima città, nascosta e inattesa, scoperta solo molto lentamente dai visitatori che stanno un po’ a esplorare le viuzze e le gallerie, i negozi, le bancarelle, i pub e i parchi. Si tratta di una piccola città a livello europeo, ma con un proprio centro di gravità spirituale e politico nell’ambito della vita irlandese”, osserva John Kennedy.
Le strade e i pub sono i veri luoghi di socialità e dello stare insieme. La gente si riunisce e spontaneamente dà luogo a improvvisati concerti di Irish music. La passione per la musica è forte e tale per cui chiunque abbia uno strumento, la sera lo porta con sé e di fronte a pinte di birra e in compagnia di amici vecchi e nuovi nascono eventi per nulla istituzionali. Che sanno di calore umano, di spontaneità e passione.
L’improvvisazione non sembra essere caratteristica solo della musica. A Cork si coltiva un altro amore: il teatro. I giovani attori della compagnia “Snatch comedies”, per esempio, intrattengono e interagiscono con il pubblico dei pub gratuitamente, mostrando strabilianti capacità recitative.
Musica e arte, tradizioni spontanee
Si respira arte a Cork. La sera, soprattutto d’estate la gente si riunisce in alcuni locali tradizionali e si ballano i ritmi della musica irlandese. Nei locali non c’è discriminazione di età. Il pub è luogo d’incontro, per tutti. Forse perché tutti appartengono al medesimo spirito gaelico. Che si respira, si ascolta, si legge, ovunque. Cork è bilingue. Convivono il gaelico e l’inglese. E’ una città che vive tra tradizione e apertura verso l’Europa e il mondo. Tanti sono gli studenti stranieri che frequentano le università e spesso vivono ospiti nelle case degli irlandesi stessi.
“Nel programmare le manifestazioni di Cork 2005 – racconta John Kennedy – siamo divenuti consapevoli dell’energia insita nelle differenze e dell’orchestra di voci che ora arricchisce l’anima della nostra Capitale Europea della Cultura. La nostra ambizione consiste niente meno che nel catturare lo spirito del momento attuale. A Cork noi celebriamo il nuovo grande Codice Civile dell’essere umano”.
Nel soleggiato Sud Est, famoso per i suoi paesaggi verdeggianti e il delizioso panorama costiero, protagonista sarà invece la città di Waterford. Costruita dai vikinghi, quest’anno ospiterà la Tali Ships Race, parata di storici velieri e imbarcazioni provenienti da tutto il mondo che rappresenta uno dei maggiori eventi nautici dell’anno.