Il maestro del marmo ora ha il suo museo. Ci sono voluti 20 anni e un’intera vita artistica, quella di Gigi Guadagnucci, maestro indiscusso del marmo reso leggero e trasparente, per realizzare a Massa, sua città natale, il museo permanente delle opere più prestigiose. Aperto a Massa, in occasione del centenario della sua nascita, il museo permanente dedicato all’opera di Gigi Guadagnucci, uno degli ultimi maestri del marmo, scultore conosciuto nel mondo per la sua capacità, unica, di rendere la pietra trasparente, utilizzando soltanto uno scalpello. Il Museo avrà la sua sede nella seicentesca Villa La Rinchiostra, una delle residenze ducali dei Cybo Malaspina, situata nella piana massese a pochi chilometri dalla città.
A villa Rinchiostra sono esposte 53 opere di Gigi Guadagnucci, che abbracciano quasi un intero secolo di storia, dal 1957 al 2002 e che rappresentano un complesso percorso artistico; i famosi fiori, le rose, le magnolie in statuario, 8 bassorilievi “erotici” in marmo, onice e travertino iraniano, che Jean Clair definì “les litophanies d’eros”; il più famoso Faraone, Germination, Pensée, opere dalla grande forza espressiva, bianchissime sugli sfondi neri delle pareti, colpite da fasci di luce per dimostrare la trasparenza del marmo, resa di solito utilizzando solo uno scalpello. Ad aiutare negli ultimi preparativi prima dell’inaugurazione del museo, anche la vedova Guadagnucci, Ines Berti, che ha curato le ultime fasi della cospicua donazione delle opere al comune di Massa, un tesoro di cui adesso l’amministrazione deve tener conto. Il maestro del marmo leggero, come fu definito dalle critiche, da oggi non lascerà più Massa.
Il chi è di Gigi Guadagnucci
Il maestro, nato a Castagnetola, frazione di Massa, il 18 aprile del 1915, e morto il 14 settembre del 2013, dedica la sua vita artistica e creativa alla lavorazione del marmo, influenzato dai fratelli maggiori. Nel 1936 emigra in Francia, a Grenoble, dedicandosi alla scultura e allo studio della storia dell’arte. Finita la guerra, dopo un breve soggiorno in Italia, durante il quale presenta a Firenze, aVilla Rinlla Casa di Dante, la sua prima mostra di disegni, ritorna in Francia stabilendosi, nel 1953, a Parigi. Il suo approccio alla scultura è orientato al recupero della grande tradizione dei classici. Nel corso della sua carriera ha eseguito sculture monumentali in molte città francesi ed in particolare a Tours, Marsiglia e Grenoble. Dalla metà degli anni Settanta è tornato a vivere a Massa, vicino alle cave dove sceglie i marmi per le sue sculture, pur continuando a frequentare il suo vecchio studio di Montparnasse. Fra le sue ultime realizzazioni sono da ricordare le sculture installate nel palazzo del sultano del Brunei, all’Hilton di Tokio, nel Palazzo Ducale ed in quello Comunale a Massa. Negli anni Novanta si dedica alla realizzazione di gioielli, veri capolavori dell’arte orafa, che riprendono le grandi opere in marmo.
