Fare vacanza in Valle d’Aosta, quest’anno è ancora più attraente ed entusiasmante, turisticamente parlando. Il 29 maggio 2015 è stata inaugurata, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, SkyWai, la nuova funivia del Monte Bianco tre le più alte al mondo, vero gioiello di tecnologia e ingegneria. Dopo quattro anni di lavori, l’ottava meraviglia del mondo ha qualcosa in più da mostrare e merita una visita. Salire a bordo delle cabine della nuova funivia del Monte Bianco e trovarsi a un passo dal cielo è una straordinaria sensazione. Stare a circa 3500 metri d’altezza sospesi nel vuoto e ammirare il panorama tutto intorno è una emozione indescrivibile. Le tre stazioni, avveniristiche per la tecnologia costruttiva: Pontal d’Entrèves, Pavillon du Mont Fréty e Punta Helbronner, consentono di godere di un panorama unico, riservato un tempo solo agli alpinisti più esperti. Le stazioni sono collegate da cabine vetrate rotanti, piloni di sostegno alti fino a 102 metri e forme studiate per resistere alle intense raffiche di vento e a condizioni climatiche estreme. Il design si è ispirato ai cristalli di ghiaccio e ai riflessi della neve. La nuova funivia del Monte Bianco consente di salire fino a 3.466 metri in soli 19 minuti di viaggio. Diciannove minuti di sguardi lontani tra le montagne, verso il cielo e giù nel vuoto.
Tre stazioni avveniristiche sul Monte Bianco
Il viaggio per intraprendere l’esplorazione della grande montagna inizia a Pontal d’Entrèves, la stazione di valle della funivia. All’interno della copertura particolarmente aerodinamica, l’architettura ospita alcuni ambienti riservati alla permanenza del personale e numerosi spazi pubblici, a cui si affianca un’ampia area interrata dedicata ai parcheggi.
Pavillon du Mont Fréty, la stazione intermedia, costituisce l’anima vibrante della funivia. Le ampie specchiature che compenetrano i volumi racchiudono un vero e proprio polo turistico, provvisto di spazi appositamente attrezzati per l’accoglienza e il ristoro del pubblico. Nonostante la complessa disposizione sul terreno, il progetto architettonico si inserisce armoniosamente nell’ambiente e soddisfa i più alti livelli di ospitalità, includendo zone commerciali, una sala di proiezioni, ristoranti e bar. I turisti possono fare una passeggiata relax ad alta quota sul pianoro dove son o stati ricreati un pascolo alpino e gli ambienti umidi, oppure visitare il giardino botanico tra i più alti d’Europa. Qui si trovano 900 specie di piante alpine di incredibile rarità e bellezza appartenenti a catene montuose di tutto il mondo.
Punta Helbronner, la stazione di monte, è il vero cuore tecnologico. Un capolavoro di ingegneria e design. La continua variazione dei profili, sviluppati in verticale, da un lato delinea forme eccentriche che creano un’alleanza permanente con l’ambiente glaciale e dall’altro permette l’innalzamento di una spettacolare terrazza panoramica. Proprio questo balcone tra cielo e terra è il punto di arrivo per i numerosi turisti. Il continuo dialogo con la montagna viene garantito dai sistemi di facciata (di Schüco Italia, realizzati grazie al know-how tecnologico di AZA – Aghito Zambonini Spa) che consentono una straordinaria vista a 360 gradi del Monte Bianco permettendo di unire estetica ed efficienza energetica.
Tecnologie ad alte prestazioni di sicurezza
L’elevata altitudine è ciò che rende la nuova funivia, firmata dall’architetto Carlo Cillara Rossi, una delle costruzioni più straordinarie mai realizzate. L’alluminio, l’acciaio e il vetro sono i grandi attori di questa costruzione, realizzata con materiali ad alte prestazioni capaci di contenere al massimo le dispersioni energetiche e assicurare un involucro dall’elevata trasparenza. La volontà di rendere la montagna protagonista ha orientato le scelte progettuali verso un ampio utilizzo di superfici vetrate altamente isolanti, che permettono ai visitatori e ai turisti di sentirsi parte integrante dell’intorno, anche durante i momenti di sosta. Le superfici sono stati progettati per resistere a temperature fino a -35°C e a raffiche di vento in grado di toccare i 170 km/h. Durante la progettazione è stata data particolare attenzione alle difficili condizioni climatiche a cui la struttura è quotidianamente sottoposta, e all’impatto ambientale dell’intero impianto, sia dal punto di vista paesaggistico che di sostenibilità energetica. Sviluppati principalmente in verticale con terrazze a sbalzo, i prospetti, in particolare quelli della stazione di Punta Helbronner, richiamano le grandi cuspidi rocciose del Monte Bianco e i cristalli di quarzo che caratterizzano il percorso geologico e glaciale della montagna, per una perfetta integrazione con il paesaggio circostante.
Info: www.montebianco.com