Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Caschi blu della cultura, l’Unesco dice sì

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Arriva il “sì” da parte del Consiglio esecutivo Unesco alla proposta di istituire l’uso dei “caschi blu della cultura” per la salvaguardia dei siti patrimonio dell’Umanità

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La cultura, il patrimonio ambientale, paesaggistico, artistico e storico sono sotto tutela, soprattutto dopo i recenti attacchi sferrati dai terroristi alla città siriana di Palmyra e la distruzione di altri siti di pregio, di valore quale patrimonio dell’umanità. Arriva il “sì” da parte del Consiglio esecutivo Unesco alla proposta  lanciata da Vittorio Sgarbi e successivamente dal Governo italiano di istituire l’uso dei caschi blu della cultura. Così, nel corso della riunione svoltasi nella serata di venerdì scorso, è stata approvata la linea italiana non solo per l’impiego dei caschi blu della cultura ma anche di proseguire a lavorare in sede Onu per includere la componente culturale nelle missioni di pace.

La risoluzione italiana, sostenuta anche da 53 paesi e dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza, è stata votata per acclamazione dopo un dibattito molto intenso che ha visto coinvolte la maggioranza delle delegazioni presenti a Parigi. “Un successo internazionale del nostro paese, dopo quello ottenuto a Milano con l’approvazione di 83 Paesi della Dichiarazione sulla Protezione del Patrimonio Culturale. L’Italia si conferma come guida nella diplomazia culturale”, dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che aggiunge: “Bisogna definire subito gli aspetti operativi di questa task force internazionale che dovrà intervenire laddove il patrimonio dell’umanità è messo a rischio da catastrofi naturali o da attacchi terroristici”.

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