L’Aeroporto del Salento continua sulla strada della netta ripresa dopo i riflessi della crisi globale del trasporto aereo nel 2013 (che erano stati comunque ben contenuti), e a giugno 2014 segna un ottimo 14 per cento di aumento del volume di traffico complessivo. A sostenerlo è l’amministratore unico della società Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno: “I dati del traffico confermano anche nel mese di giugno una crescita significativa. Sul fronte nazionale il rafforzamento delle tratte con i due hub italiani di Roma e Milano ci ha permesso di recuperare rispetto alla soppressione di rotte fatta nel 2012 da Alitalia. Sul fronte internazionale, grazie ai collegamenti low cost, registriamo la crescita più sostenuta. Quello che registriamo nell’aeroporto del Salento è davvero rilevante. Al mio arrivo nel 2013 gli aeroporti pugliesi registravano un – 10%, oggi a giugno a Brindisi registriamo un +14%. Non c’è mai stato nella storia dell’aeroporto un volume di traffico pari a quello che registriamo oggi e continueremo a crescere.“
Il ruolo dei vettori low cost
Nel corso della sua conversazione il manager si è soffermato sulla permanenza in Puglia di alcuni vettori, tipo Rynair, che oggi garantiscono buoni livelli occupazionali nel servizio di trasporto aeroportuale, soprattutto alla luce della prossima scadenza di alcune convenzioni; della possibilità di incrementare, incentivare e ammodernare la struttura aeroportuale di Brindis, scalo unico per tutto il Salento, inteso le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
“La sola Ryanair garantisce una robusta percentuale dell’occupazione negli scali pugliesi. Questa compagnia, come tutte, vuole continuare a vendere i suoi servizi e crescere (Ryanair è oramai la prima compagnia europea per traffico) e noi riteniamo – aggiunge Acierno – che sia determinante questo rapporto per continuare a rafforzare la percentuale di ricchezza prodotta in Puglia dal turismo e per permettere ai pugliesi maggiori possibilità di viaggio. Gli accordi ed i contratti ovviamente non si fondano sulle sole buone intenzioni delle parti. Per quanto riguarda gli investimenti per l’aeroporto di Brindisi sono tutti partiti e contiamo di chiuderli nel 2015, poi si sa che fare un’opera infrastrutturale in Italia, e in particolare di questi tempi, non è molto semplice, ma noi siamo concentrati quotidianamente nel monitorare e controllare l’andamento dei lavori”.
(08/07/2014)