“Babbo, spiegami allora a che cosa serve la storia dell’arte. Maria, se hai una macchina bellissima e velocissima, ma non ne hai le chiavi e non la sai guidare, a cosa ti serve?… La storia dell’arte serve a darti le chiavi della macchina più bella che puoi immaginare. (…) Quella macchina è l’Italia, il tuo Paese”. Tomaso Montanari, storico dell’arte, coltiva da anni un originale progetto di divulgazione rivolto ai più piccoli. Negli articoli pubblicati sulla rivista fiorentina “L’Ambasciata teatrale” e su “Il Fatto quotidiano”, spiega alcune opere d’arte, scegliendole tra autori italiani, ma non solo, del Rinascimento come del Futurismo, in un linguaggio semplice e adatto ai bambini di età scolare. Trenta degli articoli pubblicati da Montanari sono stati raccolti in un volume, facile da sfogliare e naturalmente ben illustrato, in un’edizione Skira Kids. I testi sono brevi, gradevoli e di sicuro interesse non solo per i bambini. L’obiettivo di Montanari non è scendere nel dettaglio dell’opera: a quello pensa già lo zelo storiografico dei libri per adulti, non senza qualche ossessione. Ai bambini si tratta di lasciare un messaggio diverso, offrireun punto di vista che li aiuti a cogliere dei significati concreti. Il risultato stupisce, in più di un’occasione. Montanari ha “testato” il suo progetto sui suoi figli, Maria e Filippo, rispettivamente otto e sei anni, e gli articoli a volte sono in forma di dialogo con i bambini. Il volume include un testo introduttivo di Massimo Bray, Ministro dei beni e le attività culturali nel governo Letta e non nasconde un obiettivo didascalico per gli adulti. L’arte è parte integrante del patrimonio storico italiano, ci definisce e non conoscerla mette a rischio non solo il grado di istruzione inteso in senso stretto, ma la nostra sovranità di cittadini.